FUCECCHIO. L’incubo non è finito. Si manifesta ogni giorno con dolori muscolari; i segni tangibili sono un’artrosi all’anca e un occhio, almeno per ora, cieco. Ma Eleonora Falleri, colpita da una rara malattia per colpa del vaccino contro l’influenza AH1N1, reagisce: chiede i danni al Ministero e lancia una Fondazione che porterà il suo nome.
La sua storia, piena di dolore e sofferenza, ha fatto il giro d’Italia attraverso i media. Lei ha imparato a convivere col dolore, a guardare avanti con l’obiettivo della guarigione. Ma Eleonora, che vive alle Vedute, ha anche capito che il suo dramma può essere un punto di partenza nella lotta contro quella sindrome che è entrata a gamba tesa nella sua vita, mettendo sottosopra anche quelle del compagno Marco e dei due figli Alissa ed Enrico; quest’ultimo è nato il 23 ottobre scorso e quando è scattato l’allarme pandemia aveva poche settimane. Eleonora rientrava nelle categorie a rischio e, su consiglio del pediatra, decise di vaccinarsi, con l’effetto di scatenare la sindrome di Guillain-Barré, una malattia che può essere causata da un’infezione batterica, virale o post-vaccinica e causa la paralisi progressiva degli arti. «Da quel giorno non posso lavorare e vivo buona parte delle mie giornate negli ospedali, tra visite neurologiche, plasmaferesi, immunoglobuline, terapie e infiltrazioni». È entrata in un tunnel, ma un libro l’ha indirizzata verso l’uscita: «Ho letto “La vita ai supplementari”, in cui Giovanni Galli parla della morte del figlio Niccolò. C’è un capitolo dedicato all’idea di creare una Fondazione per aiutare il prossimo. La figlia dell’ex portiere della Fiorentina, che è anche la mia squadra del cuore, ha scritto: “Grazie alla Fondazione ho visto la mamma rimettere i tacchi”. Questa frase mi ha fatto capire che dovevo creare qualcosa a cui aggrapparmi e che allo stesso tempo mi avrebbe permesso di aiutare gli altri». Ecco l’idea di dar vita alla “Fondazione Eleonora Falleri”, con lo scopo di sostenere la ricerca: «Anna, la moglie di Giovanni Galli, mi ha incoraggiata. Allora mi sono rivolta all’avvocato Giulia Profeti, che ha curato tutto l’aspetto giuridico. La prossima settimana andrò dal notaio».
Eleonora ha chiesto aiuto anche al Comune di Fucecchio: «Presenterò la Fondazione a Parco Corsini e poi anche a Marea. Ringrazio l’amministrazione comunale per la grande sensibilità. Poi organizzerò una serata di beneficenza con le mie ex compagne di pattinaggio della Stella Rossa di Castelfranco. E scriverò un libro sulla mia vicenda». Ha perso la vista dall’occhio destro, ha l’artrosi e forti dolori che la notte non la fanno dormire: «Ho chiesto un risarcimento al Ministero per i danni, sia fisici che psicologici, che mi sono stati causati dal vaccino. E so che anche altri malati stanno facendo la stessa cosa». Eleonora vuole fare squadra anche per dare forza alla ricerca: «Sono in contatto con altre persone colpite da questo tipo di reazione avversa dopo l’iniezione del vaccino antinfluenzale stagionale: il mio, almeno secondo l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco, ndr), è l’unico caso di sindrome di Guillain-Barré conseguente al vaccino contro l’AH1N1.
Chiedo a chi ha questa malattia o vuole comunque sostenere in qualsiasi modo la Fondazione di contattarmi via mail (eleonora-falleri@libero.it)».
Fonte: iltirreno.gelocal.it
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