Paolo Manconi è deceduto sabato, stroncato da encefalite. I familiari: vogliamo sapere se è stato l’antidoto
SALERNO — Paolo Manconi, 64 anni, è morto tre giorni dopo essersi sottoposto alla somministrazione del vaccino contro l’influenza A-H1N1 in uno dei centri predisposti dall’Asl di Salerno.
Aveva sofferto in passato di asma bronchiale, motivo per il quale il suo medico curante gli aveva consigliato il vaccino, ma è deceduto per tutt’altra malattia: meningo-encefalite. Negli ultimi mesi, l’uomo non aveva mai manifestato sintomi che potessero far pensare a questo tragico decorso. E allora perché tutto questo? Quali sono le cause di questa morte inaspettata? Potrebbe esserci un collegamento tra il decesso e l’antidoto assunto qualche giorno fa? Per queste domande, il figlio della vittima, Francesco Manconi, chiede risposte chiare. Che solo una indagine medica approfondita, dopo l’autopsia, potrebbe fornire.
«Per questo, domani, valuterò con il mio avvocato, Antonio Calabrese, la possibilità di presentare una denuncia alla magistratura — rivela — io voglio sapere la verità. Il rapporto tra causa ed effetto della morte di mio padre è evidente: non ci possono essere altre ragioni se non una complicazione scatenata dal vaccino. Anche i medici mi hanno detto, seppur informalmente, di avere questo sospetto». La vita di Paolo Manconi si consuma in 72 ore. Venerdì scorso il vaccino. Il sabato è un giorno come tutti gli altri, ma non la domenica. L’uomo, a tarda sera, si sente male. Ha la febbre alta. I familiari pensano si tratti di una normale influenza. Ma non è così. Il giorno dopo, lunedì scorso, Manconi viene trasferito al pronto soccorso del Ruggi in stato di incoscienza.
«E’ stato subito ricoverato al reparto di malattie infettive — racconta il figlio — i dottori Campagna e Greco ed il primario Mazzeo sono stati straordinari: hanno tentato di tutto per salvare mio padre.
A livello diagnostico, però, non c’era nulla di rilevante. Papà si è sottoposto a tutte le analisi possibili. Niente. Anche il prelievo del liquor del midollo non ha evidenziato la presenza di germi esterni. Ma in pochi giorni lui è morto senza alcuna ragione evidente. Sappiamo solo che il decesso sarebbe stato causato da una meningo-encefalite».
I sanitari del reparto di malattie infettive del Ruggi hanno inoltrato una segnalazione sul caso al ministero della Sanità. Ora solo il dicastero, o la magistratura, potranno dare il via ad una inchiesta che possa fornire quelle risposte che legittimamente un figlio pretende per la morte di suo padre.
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