Vaccini sempre al centro degli interessi delle case farmaceutiche

Nei giorni di facili allarmismi, panico e notizie da fantascienza l’ipotetica pandemia da influenza suina, attesa come se si trattasse di una prova generale dei sistemi sanitari governativi che avrebbero modo di verificare così la loro efficienza, si torna a parlare di vaccini ad hoc proprio come il cacio sui maccheroni o la nota ciliegina sulla torta.

Già infatti l’industria farmaceutica sembra abbia iniziato la corsa al vaccino, ma solo dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avrà identificato il ceppo specifico del virus; e per questo occorreranno 6 mesi sostiene Daniele Finocchiaro, vicepresidente di GlaxoSmithKline.

Ed ha comunicato questa notizia nell’ambito dell’incontro organizzato a Roma da Farmindustria Vaccini, miti e leggende nel corso del quale è emerso che l’informazione da dare ai genitori
preoccupati per il numero elevato di vaccinazioni necessarie a sentir
loro è quella che i batteri iniziano a vivere sulla pelle, nel naso e
nella gola dei neonati sin dal primo minuto di vita.

Non solo, ma gli esperti dicono anche che quelli che sono somministrati nei primi due anni sono una goccia nell’oceano di ciò che ogni giorno i piccoli incontrano e combattono.

Poveri piccoli, come è crudele la vita, condannati ad essere circondati da micidiali batteri fin dalla nascita.

Altra notizia è che proprio in Europa si concentra la produzione dei vaccini, producendo l’89% dei 4,7 miliardi di dosi annuali.

E’ quindi un settore, sostiene Magdalena de Azero dell’Associazione European Vaccine Manifacturers (EVM), che sia da un punto di vista economico-strategico che di salute pubblica va sostenuto con politiche ad hoc!

Che tradotto più semplicemente vuol dire vaccinazioni di massa ed indiscriminate.

Ed oggi si svolge presso l’Humanitas di Rozzano(MI) il Convegno di Immunologia, economia e solidarietà per la salute globale,
che focalizza l’attenzione sulla funzione dei vaccini e sul ruolo che i
paesi industrializzati possono svolgere accanto ai paesi emergenti.

Pur non essendo contraria ai vaccini a priori, ma contro la vaccinazione di massa e illimitata, tutta questa congiuntura di informazione ha in sé qualcosa di dubbioso ed eccessivo.

Del resto avevamo già messo in evidenza qualche post fa i nuovi obiettivi delle politiche delle industrie farmaceutiche: i vaccini appunto.

Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione