Vaccini obbligatori: il Tar dell’Emilia Romagna chiede chiarezza al Ministero della Salute

Perché non è oggi possibile somministrare i soli vaccini obbligatori e sono invece in uso fiale che contengono anche i vaccini facoltativi? È uno degli aspetti su cui intende fare chiarezza il tribunale amministrativo dell’Emilia Romagna che ha richiesto una serie di documenti al ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e ad Aifa per verificare come mai non sia possibile somministrare (come  prevederebbe la legge) ai bambini le sole quattro vaccinazioni obbligatorie e siano invece in uso nelle Asl farmaci che contengono anche le vaccinazioni facoltative.

Slitta così al 13 giugno la decisione del Tar dell’Emilia-Romagna in merito ai ricorsi presentati dai genitori del Gruppo “E Pur si Muove” (affiancati da Comilva) di Rimini (nonché al Codacons intervenuto nel riscorso originario ad adiuvandum) contro la legge regionale che impone l’obbligo di vaccino per i bambini che vogliono iscriversi al nido per l’anno 2017-2018.

Dopo l’udienza di ieri, i giudici del Tar hanno infatti depositato un’ordinanza e deciso di vederci chiaro sulla vaccinazione dei bambini come requisito per la frequentazione degli asili nido e soprattutto sul caso della indisponibilità in Italia del vaccino contro la difterite. I giudici vogliono analizzare ulteriori documenti, che chiedono al ministero entro 45 giorni, e rimandano la decisione ad una successiva camera di consiglio fissata per il 13 giugno.

Nell’ordinanza i giudici amministrativi spiegano che la questioneè “di estrema delicatezza” oltre che di “particolare complessità”. Pertanto, prima di decidere, chiedono “una dettagliata e documentata relazione di chiarimenti, sui contenziosi in oggetto, da parte del Ministero della Salute”, a cui danno come tempo 45 giorni per depositare una serie di documenti, chiedendo innanzitutto di chiarire gli ambiti di competenza di ciascuna delle diverse autorità in materia: Ministero della Salute; Istituto superiore di Sanità; regioni e Aifa.

I giudici hanno inoltre richiesto le note e le circolari citate dai ricorrenti relativi alla non disponibilità del singolo vaccino antidifterite. I due ricorsi, quello dei genitori di Rimini e quello del Codacons, sono stati riuniti ai fini della decisione.

Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione