Il 46% degli italiani, quasi uno su due, è convinto che i vaccini possano causare spesso gravi effetti collaterali, circa un terzo pensa che indeboliscano il sistema immunitario (32%) e che possano causare la malattia da cui proteggono (34%). È quanto emerge dal primo Eurobarometro sull’atteggiamento degli europei sui vaccini, presentato dalla Commissione Ue. Ma l’Italia è in buona compagnia. Dati in linea con quelli dell’Europa: il 48% degli europei crede a effetti collaterali gravi e frequenti, percentuale che supera il 50% in ben sedici paesi Ue.
Intanto, malgrado i timori di larga parte della popolazione italiana e piuttosto che rispondere alla questioni aperte in tema di sicurezza vaccinale, c’è chi sceglie la linea dura contro “i genitori inadempienti”.
È il caso del Comune di Rimini, che ha inviato alla Procura la segnalazione di casi di alunni che continuano a frequentare scuola o nidi di infanzia, pur non essendo in regola con gli obblighi vaccinali, e in questi giorni sta infliggendo multe salate alle famiglie. È prevista infatti una sanzione pecuniaria “da 25 euro a 500 euro, in via breve 50 euro” per ogni giorno in cui i genitori continueranno a portare all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia i propri piccoli non vaccinati.
È quanto si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Andrea Gnassi che oltre alle sanzioni dispone “il divieto di accesso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia comunali, privati e statali dei minori i cui genitori non abbiano presentato la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie per legge”.
Un provvedimento contestato da chi difende la libertà di scelta terapeutica delle famiglie come il Popolo della Famiglia del collegio elettorale Nord Est che esprime la propria contrarietà e fa riferimento all’art 32 della Costituzione della Repubblica italiana che recita: “… Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.
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