“I vaccini sono utilissimi alla protezione individuale; alcuni – ma non tutti – anche alla protezione collettiva; ma l’obbligo vaccinale, ostacola il rapporto medico-paziente, quindi il consenso informato, e facilmente fa bypassare un punto fondamentale della medicina, cioè il rapporto tra benefici e rischi”. È quanto ha affermato il dottor Paolo Bellavite, medico chirurgo e specialista in ematologia nel suo intervento in commissione Sanità del Senato dove si è tenuto ieri il dibattito sul ddl in materia di prevenzione vaccinale presentato dalla maggioranza giallo-verde.
“Nessuna emergenza”
“Nel 2017 – prosegue il professor Bellavite – il morbillo ha presentato un picco che è stato chiamato in causa per sostenere l’obbligo, ma dobbiamo sdrammatizzare il problema”. Secondo il dottor Bellavite, infatti, “non vi è alcuna emergenza, nel senso di grave pericolo epidemico, per nessuna malattia” e “non vi sono evidenze che la situazione del morbillo del 2017 sia correlabile con un piccolo calo di coperture”. “In Veneto con la raccomandazione abbiamo avuto ottimi risultati”.
“I vaccini non sono i farmaci più sicuri”
Il dottor Bellavite ha poi affrontato il tema della sicurezza dei vaccini. “Se guardiamo i dati Aifa, vediamo che i farmaci convenzionali hanno più segnalazioni ed effetti avversi dei vaccini. Se però andiamo a guardare le segnalazioni nella fascia pediatrica, vediamo come i vaccini danno molte più segnalazioni di casi avversi rispetto ai farmaci normali”. “Pertanto – ha concluso – non è corretta l’opinione di chi sostiene che i vaccini sono i farmaci più sicuri. Bisogna che la valutazione venga fatta standardizzando per età”.
“L’obbligo vaccinale, così imposto, non è giustificato”
“I vaccini come l’antitetanico, l’antidifterico, l’antipertosse, l’antiepatite B e il polio iniettivo – ha continuato Bellavite – conferiscono una protezione individuale ma non possono sviluppare l’immunità di gregge dal punto di vista tecnico. Quindi almeno per questi vaccini non è giustificato nessun obbligo ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione”.
E negli altri casi? “Un eventuale obbligo vaccinale andrebbe imposto temporaneamente in rapporto alle soglie di immunità di gregge specifiche: quel famoso 95% di soglia non ha un valore scientifico, perché per molti vaccini (non per tutti, di certo) sarebbe sufficiente una copertura molto più bassa”. “Soprattutto – ha continuato – bisognerebbe che nella legge fosse menzionata la possibilità di valutare il rischio epidemico non solo sulla base delle coperture vaccinali, ma su quella del rischio epidemiologico reale, che può essere identificato tramite indicatori, come le statistiche sulle incidenze delle varie malattie”.
Inoltre, continua Bellavite, “non vi sono segnali che un’abolizione dell’obbligo vaccinale, sostituito con una strategia basata sulla raccomandazione, possa comportare problemi alla salute pubblica, soprattutto per le malattie gravi (polio, difterite)”.
“L’eventuale obbligo vaccinale nei casi straordinari andrebbe imposto a tutti i soggetti suscettibili (tranne gli esonerati) e non solo a quelli in età scolare”.
“Sì a programmi di farmacovigilanza attiva”
Secondo il dottor Bellavite è necessario prevedere la realizzazione di programmi di farmacovigilanza attiva. “Ci sono già delle disposizioni di legge, che avevano dato origine a rapporti di collaborazione tra Aifa e Regioni: questo va richiamato nella legge, altrimenti rischia di restare una mera ipotesi senza risvolti pratici”.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione