Trentino, l’associazione Vaccinare Informati scrive all’Assessore alle Politiche per la Salute

Già da molti anni l’Associazione Vaccinare Informati, nata per iniziativa di alcuni genitori e medici, è impegnata nella Regione Trentino Alto Adige a informare adeguatamente la popolazione sui rischi e benefici dei vaccini pediatrici, chiedendo con insistenza alla propria Regione di liberalizzare le vaccinazioni pediatriche come è stato fatto nel vicino Veneto.

Pochi giorni fa, l’Associazione ha scritto una lettera che ha inviato all’Assessore e alla Commissione Vaccini della Provincia Autonoma di Trento e anche alla stampa regionale per informare sull’esito dell’incontro che i responsabili dell’Associazione hanno avuto con il suddetto Assessore.
Riportiamo integralmente il testo della lettera:

“In seguito all’incontro avvenuto il 3 febbraio 2011 abbiamo avuto molte richieste di chiarimento da parte dei nostri soci.
Innanzitutto esprimiamo il nostro rammarico per non essere riusciti ad approfondire con l’Assessore alcune argomentazioni e problematiche sulla situazione vaccinale della nostra Provincia.

Abbiamo la necessità di ottenere precise risposte per rispettare quelli che sono i nostri impegni presi con i soci e con i genitori che quotidianamente ci interpellano.
Ritenendo che la collaborazione tra cittadini e istituzioni sia la premessa indispensabile per il miglioramento della convivenza civile e della responsabilizzazione di ogni persona, confidiamo in una risposta alle richieste di migliaia di famiglie trentine che credono nella libertà di scelta in materia di salute.

I nostri quesiti principali sono i seguenti:
1 – Chiediamo l’effettiva entrata in vigore dell’articolo della nuova legge della sanità relativo al superamento dell’obbligo vaccinale e della sanzione amministrativa, come ribadito anche dal consigliere Roberto Bombarda.
I nostri soci sono indignati quando si vedono ancora recapitare una sanzione pecuniaria, non tanto per il costo in denaro, ma per la negazione del sacrosanto diritto all’obiezione. Già dal 2000 i vaccini nel nostro Paese sono obbligatori ma non coercitivi e molte Regioni italiane, anche senza leggi regionali, hanno tolto la multa prevedendo il consenso informato.
Il riferimento dell’assessore alla soglia del 95% di vaccinati come limite necessario per l’entrata in vigore della nuova legge contrasta in maniera clamorosa con quello che dovrebbe essere il senso della legge, riconoscere il diritto alla libertà di scelta, rendendo la legge stessa completamente inutile.

2 – Molte richieste che pervengono all’Associazione riguardano la mancanza di informazione da parte dei servizi vaccinali sui reali rischi e controindicazioni dei vaccini, efficacia e durata della protezione, distinzione tra vaccini obbligatori e consigliati. Ai neo-genitori viene ancora recapitato un semplice invito a vaccinare il bambino, contro 7 malattie più altre 3, a 13-15 mesi (con relativi richiami) senza specificare con chiarezza che il genitore ha il diritto a praticare solo i 4 vaccini obbligatori e senza inserire i foglietti illustrativi dei farmaci, come previsto dall’articolo 7 della Legge 210 del 1992. Spesso i genitori che chiedono di somministrare solo i vaccini obbligatori vengono criticati. Anche la documentazione, fornita solo dopo specifica richiesta dei genitori, risulta incompleta, soprattutto per quanto riguarda i dati sulle reazioni a medio e lungo termine. Chiediamo quindi che a tutti i genitori venga fornita un’informazione completa e dettagliata.

3 – Quest’ultima considerazione è, secondo noi, la più importante perché riguarda la salute sia dei vaccinati che dei non vaccinati.
Dalle molteplici segnalazioni dei genitori trentini, sappiamo che non sono poi così rare le reazioni post-vaccinali anche gravi che talora richiedono anche l’ospedalizzazione. Quasi sempre, però, tali effetti indesiderati non vengono considerati né tantomeno riportati sul libretto sanitario. Questi dati che vengono così a mancare, rappresentano un ostacolo per realizzare un’attiva farmacovigilanza, indispensabile per la salute della popolazione.
L’aspetto più grave di tutto ciò è che le famiglie colpite da un danno vaccinale non sanno a chi rivolgersi per aiutare il proprio bambino, non sanno che esiste una legge per il riconoscimento del danno e la prassi per ottenere tale riconoscimento. Si rivolgono quindi all’Associazione, chiedendo i riferimenti sanitari pubblici in Trentino.

Chiediamo all’Assessore e alla Commissione vaccini che il Dr. Gino Burattoni e/o il Dr. Eugenio Serravalle, collaboratori dell’Associazione, possano essere inseriti nella Commissione per sostenere le istanze di una parte della società civile.

Vi invitiamo a partecipare al nostro convegno annuale che si terrà a Povo (TN), presso la sala polivalente, sabato 2 aprile, dalle ore 14.00 in poi, intitolato: MEDICINA PREVENTIVA E VACCINI: I NOSTRI FIGLI SONO AL SICURO?
Se ci confermate la vostra presenza, programmeremo uno spazio per un vostro intervento.
In attesa di una risposta ai nostri quesiti, vi salutiamo cordialmente”.

Associazione “Vaccinare Informati” del Trentino
Pres. Marco Brazzo e Riccardo Zulian, Orietta Zambotti, Michele Medas, Martina Viola, Gabriella Martinelli, Daniela Molinari, Gino Burattoni, Mariagrazia Cimadomo, Barbara Lorenzi, Patrizia Filippi, Eugenio Serravalle.

Tel: 0462-760063 (Zulian Riccardo)
0465-701093 o 3296491160 (Filippi Patrizia)
0465-702681 (Zambotti Orietta)

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