Diagnosi e trattamento dei bambini con ritardo dello sviluppo

Intervista con la dottoressa Mary Megson

Questa intervista è stata trasmessa su Autism One Radio (autismone.org/radio), ed è stata pubblicata su Medical Veritas: il giornale della verità medica, pubblicazione a cura di Medical Veritas International (MVI) nel 2005 (MedicalVeritas.com).

Abstract

L’autismo potrebbe essere un disturbo collegato alla distruzione della proteina-G.alfa, andando a colpire conseguentemente i recettori retinoidi nel cervello. I recettori retinoidi sono dovunque nel corpo. Sono collocati nel nucleo delle cellule; molte volte un ormone o un altro messaggero manda un segnale al recettore all’interno della membrana cellulare, segnale che passa attraverso un’altra proteina chiamata proteina-G; dopodichè il segnale raggiunge il centro della cellula. I recettori retinoidi aiutano quindi a tradurre, in termini genetici, il messaggio che arriva alla superficie della cellula, alla membrana cellulare. L’autismo potrebbe essere causato proprio dall’instaurarsi di un difetto nella proteina G-Alfa, si tratta della tossina della pertosse che è presente nel vaccino DTP, in bambini geneticamente a rischio. Questa tossina separa la proteina G-Alfa dai recettori retinoidi. I bambini più a rischio sono quelli nella cui storia familiare c’è un genitore con un difetto preesistente della proteina G-alfa, inclusa la cecità notturna. La vitamina A naturale può riconnettere i recettori retinoidi importanti per la visione, per la percezione sensoriale, per l’elaborazione del linguaggio e per l’attenzione. Il betanecolo simula l’azione dell’acetilcolina. Restituisce la funzione secretoria all’intestino poichè essa stimola i muscoli intorno al pancreas e alla cistifellea ristabilendo ogni cosa nel tratto intestinale, come ad esempio gli enzimi, migliorando quindi la digestione dei cibi. Ristabilisce il normale movimento intestinale e questo aiuta la peristalsi, specialmente nei soggetti con stitichezza.

Il mio ospite di oggi è la dottoressa Mary Megson. La dottoressa Megson è una pediatra dello sviluppo specializzata, con studio privato a Richmond, in Virginia, il “Pediatric and Adolescent Ability Center”. E’ stata Direttrice del reparto Pediatria dello Sviluppo all’ospedale infantile di Richmond per nove anni. Attualmente, come professionista si dedica alla diagnosi e al trattamento del ritardo dello sviluppo nei bambini, con una specializzazione per quanto riguarda l’autismo. L’area principale di ricerca della dottoressa Megson riguarda l’uso della vitamina A e del betanecolo nel trattamento nei disordini dello spettro autistico. La dottoressa Megson ha condotto un test clinico per approfondire la propria ipotesi, secondo la quale la proteina G-alfa difettosa è un grave fattore di rischio per lo sviluppo dell’autismo dopo una vaccinazione. Il suo articolo è intitolato “Autism: is a G-Alpha protein defect reversible with natural vitamin A” ed è apparso su Medical Hypotheses (Giugno 2000, 54(6):979-83).

Dottoressa Megson, ci può dire come lei pensa che i nostri bambini vedano il mondo?

E’più facile per me spiegarlo, andando indietro nel tempo e spiegando come sono arrivata a questa ricerca. Ho lavorato sullo sviluppo dei bambini per molti anni e  ho studiato il modo in cui questi bambini guardano il mondo e il loro sviluppo del linguaggio, e ho notato che in molti casi questi bimbi progrediscono nel linguaggio piuttosto che rimanere allo stesso punto per tutto quanto riguarda l’acquisizione di nuove abilità. Quindi ho pensato che eravamo di fronte ad una strada interrotta anziché ad un danno cerebrale permanente. Iniziai a studiare i percorsi incrociati nel cervello, specialmente i percorsi del linguaggio. Il dottor Rimland sapeva cosa stavo facendo e mi parlò di un ricercatore, Ron Evans, che in quel periodo era al Cornell e aveva isolato i recettori retinoidi nel nucleo delle cellule dell’ippocampo, che è proprio dove il percorso del linguaggio passa dalla parte sinistra a quella destra del cervello. Se bloccati, questi recettori retinoidi provocano il blocco dell’apprendimento e della memoria, si è visto facendo esperimenti su animali diversi. Perché i bambini autistici dovrebbero avere problemi con la vitamina A? Questo non aveva assolutamente senso per me. Questo poteva spiegare perché la loro visione era distorta. Così iniziai ad osservare la vitamina A e poi capii che ne esistevano due forme. La forma naturale è liquida a temperatura ambiente, e la trasformiamo in forma solida per le nostre formule, il nostro latte a basso contenuto di grassi e tutte la nostre vitamine sono in forma solida. Nella forma naturale si trovano nei cibi che non assumiamo mai abbastanza, come fegato e rognone, un poco nel grasso del latte ma non troppo, e nell’olio di fegato di merluzzo vecchia maniera. Sentivo come se questi recettori della vitamina A fossero bloccati nel mezzo del cervello, dove il processo del linguaggio va a elaborare il suono nel lobo temporale sinistro verso l’emisfero destro, dove vengono elaborate le immagini; perciò se i bambini fossero stati esposti alla vitamina A in forma solida – non troppo nella forma naturale -se avessi dato loro piccole dosi giornaliere di olio naturale di vitamina A, questo li avrebbe aiutati nel linguaggio? Il primo bambino che trattai frequentava la quinta elementare ed era non verbale. Sfarfallava e si autostimolava, perciò gli somministrai una normale quantità dietetica di vitamina A in piccole dosi giornaliere attraverso l’olio di fegato di merluzzo. Quando venne a trovarmi tre settimane dopo, stavo camminando nella stanza quando disse a sua madre: “Lasciami solo. So alzarmi da me da questo tavolo”. Quello fu l’inizio della mia ricerca. Così mi chiesi: “Cosa potrei cercare all’interno delle storie familiari che possa suggerire un problema legato alla vitamina A?”. Fino a quel momento in ben oltre metà dei casi, avevo trovato storie di problemi nella visione notturna in un genitore o nell’altro. I bastoncelli degli occhi li aiutavano nella visione notturna. Così ho provato a capire se qualcuno avesse mai osservato la funzionalità dei bastoncelli nei bambini autistici e, infatti, esistevano svariati studi pubblicati che dimostravano una scarsa funzionalità dei bastoncelli nei parenti di primo grado. Perciò cominciai a pensare che nella retina interna avevamo bastoncelli e coni. I bastoncelli ci aiutano nella visione notturna, ma i coni ci danno il colore e la forma degli oggetti. Allora, cos’è la visione notturna? Se la luce è accesa ci vediamo, se è spenta non ci vediamo. Se questi bambini perdono durante il giorno la visione da chiaro a scuro, come potrebbero modificare la loro capacità di vedere? E tutto ciò che potevo pensare era che perdessero la visione delle ombre degli oggetti, e ricordiamo che le ombre ci danno la tridimensionalità. Tutti abbiamo familiarità con il modo in cui molti di questi bambini osservano, guardando di lato, sembrano non vedere un oggetto mentre lo osservano. Ma se si osserva la retina si nota come i bastoncelli siano concentrati lateralmente. Si hanno più coni e meno bastoncelli nel centro della retina. Perciò se osserviamo qualcosa come il viso di qualcuno, il modo in cui comprendiamo le intenzioni delle altre persone, è dovuto alle ombre nel viso della gente nel momento in cui cambiano le espressioni facciali. Se si osservano direttamente, la luce sul viso arriverà alla retina dove ci sono principalmente coni e si vedranno quindi i colori. Ma se si osservano con l’angolo dell’occhio, la luce riflessa dal viso arriverà fuori centro nella zona dove si ha un’alta concentrazione di bastoncelli e con una migliore funzionalità dei bastoncelli, si ha una migliore visione delle modifiche facciali che si evidenziano tramite le ombre del viso. Quando supplementai i bambini con olio di fegato di merluzzo, molti di loro iniziarono a guardare direttamente gli oggetti entro tre giorni, come se i bastoncelli funzionassero meglio. Poi cominciai a pensare al linguaggio e come potevo spiegare il comportamento nei bambini che molto spesso quando parlavano, usavano pezzi di frasi tratte dai video preferiti. Quindi feci delle riflessioni su come i bambini imparano il linguaggio: i bambini lo imparano attraverso i nomi degli oggetti e dei sostantivi e solo successivamente usano i nomi in maniera più astratta. E se si prendono bambini pre-verbali a 18 mesi e li si mette in un mondo dove loro hanno una piccola area al centro del loro campo visivo dove possono percepire la tridimensionalità e attorno a questa, perdono la visione dell’ombra degli oggetti, così da non percepirne la profondità, sarebbe come mettere questi bambini in un quadro di Picasso per la maggior parte del giorno. Se si potesse restringere il campo visivo e avere una piccola area dove vedere chiaramente cosa c’è la fuori, ciò che accadrebbe per la maggior parte della giornata, vorrebbe dire sentire le parole arrivare da quella parte del campo visivo dove si vedono forme e colori, che è quello che i coni funzionanti danno a questi bambini. Quindi quello che sentono e quello che vedono è veramente scollegato funzionalmente, ma questi bambini sono molto intelligenti. Essi imparano presto che fissando qualcosa tipo la televisione, sentiranno le parole corrette in relazione a ciò che stanno guardando; quando iniziano a  parlare molto e usano piccole frasi tratte dai loro video o programmi preferiti -e loro muoiono dalla voglia di guardare TV e video – talvolta vogliono fermare le immagini e tornare indietro e guardarli continuamente come se cercassero di guardare l’azione sullo schermo e identificare quale sia la serie di parole che definiscono esattamente quell’azione. Noi li forziamo così ad imparare il linguaggio. Ognuno di noi ha familiarità con il meraviglioso lavoro di Lovaas con ABA e le differenti tecniche di insegnamento che le persone hanno scoperto che funzionano molto bene con questi bambini. In molte di queste tecniche, le persone che insegnano entrano nel campo visivo dei bambini dove danno il giusto nome a ciò che loro stanno vedendo, così ciò che sentono è connesso, allo stesso tempo, a ciò che vedono. Loro lo imparano, perchè hanno un cervello normale e questo è il motivo perchè questi bambini fanno così rapidi progressi con ABA. Analogamente, se hanno un insegnante di sostegno che parla in mezzo all’aula a sei di loro e loro percepiscono la voce proveniente da un punto dove vedono solamente colori, questo non ha senso con ciò che sta accadendo in quel momento, quindi non sono in grado di capire ciò che l’insegnante sta dicendo. Donna Williams, una donna autistica inglese, ha scritto il libro “Autism—An Inside-Out Approach: An Innovative Look at the Mechanics of ‘Autism’ and Its Developmental ‘Cousins’.“ In questo libro, si parla del pensare in “mono-canale” e cosa si intende con questo: se ciò che stai ascoltando non collima con ciò che stai allo stesso tempo vedendo, cosa fai? Devi essere in grado di fare entrambe le cose. E questi bambini imparano molto velocemente visivamente, ecco perchè se stanno guardando qualcosa, anche se il loro udito è normale, se la mamma li chiama da un punto diverso nel loro campo visivo, dove non sono in grado di vederla, ignoreranno ciò che dice, perché le parole non collimeranno con ciò che vedono in quel momento. Così molti di questi bambini sembrano sordi anche se ci sentono perfettamente.

Dottoressa Megson, tutto ciò è veramente affascinante e toccante. Sembra come se lei abbia veramente provato a guardare le cose dalla prospettiva dei bambini

Sì, questa è la parte più meravigliosa di quello che abbiamo capito negli ultimi anni, cioè che questi bambini sono logici. Se tutti voi aveste in certe parti del vostro campo visivo solo forme e colori, cosa cerchereste di fare? Ne creereste un modello, come allineare oggetti, o li ordinereste per colore. Ecco perché i bambini autistici potrebbero allineare macchinine per tutto un sabato sera, giocarci e poi andare a letto e svegliarsi la mattina dopo, arrivare alla porta della stanza dei giochi e pensare “Voglio giocare con la mia macchinina blu, è la terza della fila”. Osservano la stanza e cercano quello schema nella parte del campo visivo dove non devono per forza capire cosa c’è lì. Cercano la linea con il blu in mezzo. Se la mamma ha pulito, devono cercare tutti i punti blu nella parte del campo visivo per tutta la stanza e fare tutto quel lavoro per trovare la macchinina. Quindi diventano nervosi ed i genitori dicono “Oh, è perchè è autistico”. Ogni cosa che fanno è basata sulla logica. Questo ha occupato molto del mio tempo per comprenderlo. Per esempio, molti di loro leggono precocemente, sia lettere che numeri. Perchè accade? Se ci si pensa bene, se si ha una “C” nella parte del campo visivo dove si riesce a vedere, nel momento che si ritorna a guardare nella parte del campo visivo adibito a colori e forme, si ha ancora una “C”. Quindi lettere e numeri sono le uniche cose che mantengono lo stesso significato attraverso l’intero campo visivo senza mai cambiare, e loro sono affascinati da tutto questo.

Dr. Megson, cosa fanno i recettori dei retinoidi nel cervello?

Ci sono recettori retinoidi nelle cellule di tutto il corpo. Sono presenti nel nucleo delle cellule molte volte un ormone o un certo tipo di messaggero dà il segnale al recettore nella parete cellulare, il quale poi lo convoglia attraverso una altra proteina, la proteina-G dopodichè è trasportato al di fuori della cellula. I recettori quindi, aiutano a tradurre, in termini genetici, il messaggio che viene trasmesso alla cellula, alla parete cellulare.  Lo splendido lavoro di Ron Ewans mostra in esperimenti condotti su diversi animali, cosa succede se si bloccano i recettori della vitamina A durante questo percorso verso il cervello: prendiamo delle cavie o dei conigli e mettiamoli in un labirinto, blocchiamo questi recettori e cambiamo il percorso del labirinto, rimettiamo gli animali nel labirinto, ed ecco che questi animali non sono in grado di capire che il percorso è cambiato. Attualmente sta facendo questi esperimenti con due tipi di cavie. Un gruppo è deprivato della vitamina A, e non è in grado di imparare che il percorso del labirinto è cambiato. L’altro gruppo, che assume vitamina A normalmente con la dieta, è in grado di risolvere subito il problema del percorso modificato, e subito impara il nuovo schema del labirinto. In uno studio successivo si è visto che supplementando ketinolo nella dieta, la cavia è in grado di risolvere il problema in 40 ore. La vitamina A, soprattutto nei bambini piccoli in via di sviluppo, è molto importante per mantenere la funzione di questi recettori.

Cosa sono le proteine-G, le proteine G-Alfa e perché sono particolarmente importanti per i problemi si elaborazione sensoriale nell’autismo?

Perché ci sono problemi di visione notturna in molti dei loro genitori. Ho provato a cercare le cause che determinano la cecità notturna  quando è causata da un singolo difetto della proteina-G. Queste proteine sono all’interno della membrana cellulare. Sono attaccate ai recettori della membrana cellulare, e vanno fuori e dentro la cellula. I recettori ricevono un impulso, un messaggio dall’esterno della cellula, cioè , un segnale o un ormone arriva a questi recettori ed ecco che la proteina-G entra in azione e modula il segnale. Lo promuove o lo declassa. Questa proteina modula TUTTI I SENSI: gusto, tatto, visione, udito, olfatto. Questo è il motivo per cui i nostri pazienti con autismo hanno così tanti problemi sensoriali. Quello che posso dedurre è su base genetica, posso cioè raccogliere la storia di un genitore o dell’altro che abbia a che fare con la proteina-G, e che da solo non dovrebbe essere un problema per il bambino. Aggiungiamo un secondo fattore, che può essere tante cose, come ad esempio la tossina della pertosse introdotta con il vaccino DTP/DTaP. La composizione di questo vaccino, aggiunge un fattore importante in questa situazione di base: è in grado cioè di bloccare la proteina-G, e quello che succede è che le cellule del bambino NON SONO IN GRADO DI MODULARE IL SEGNALE CHE ARRIVA, NON RIESCONO CIOE’ NE’ A PROMUOVERE NE’ A DECLASSARE IL SEGNALE. Questo è solo un esempio che ho fatto. Ci sono moltissimi bambini che arrivano da noi e che mangiano solo certi tipi di cibo. Certo ci sono molte ragioni perché ciò avviene, ma una di queste è che tutti i gusti che noi percepiamo, tranne il salato e l’acido, dipendono dalla proteina-G e quindi alcuni cibi, come i dolci ad esempio, per certi bambini hanno il sapore pessimo della carne quando abbiamo un brutto raffreddore…e non riusciamo nemmeno ad annusarla…non si riesce a mangiarla. Ecco che questi bambini hanno delle diete terribili dopo i 18 mesi, perché hanno perso il senso del gusto o non possono modularlo. Alcuni divorano cibi salati o acidi. Tutto ciò è logico e di grande importanza. Avete ragione, tutto ciò è una spiegazione logica per molte delle cose che questi bambini fanno. E non potete ignorare tutto ciò solo perché “sono autistici”. Si deve avere rispetto per loro, guardare quello che fanno, e trovare una ragione a quello che fanno. Poiché molti soggetti con autismo hanno comportamenti in comune, io sentivo che doveva esserci una ragione per questo. E IO HO DAVVERO IMPARATO MOLTISSIMO ASCOLTANDO QUELLO CHE MI RACCONTAVANO LE MADRI: LE MADRI HANNO SEMPRE RAGIONE RIGUARDO AI FIGLI. Posso dire questo dopo una pratica di 25 anni in campo pediatrico e dopo aver avuto io stessa 4 bambini osservando i loro comportamenti. A volte mi ci vogliono ore per capire il perché fanno una certa cosa. E così sono andata avanti, dicendomi che in base a come io comprendevo un dato comportamento e perché questo accadeva, ecco tutto questo andava di pari passo con la scienza. Ho imparato ogni cosa dalle mamme e dai bambini.

Quindi, per persone come lei Dr. Megson, deve essere fantastico ricercare nel campo scientifico e dire deve esserci scienza dietro a questo, e quindi fare ricerca. E questo è di aiuto realmente per i nostri bambini, io ammiro tutto questo. C’è qualche altro vaccino che scombussola tutto e che interagisce con la vulnerabilità genetica. Ha nominato il vaccino della pertosse….ce ne sono altri?

Dunque, io penso che questi bambini hanno tutti una debolezza genetica sottostante e noi andiamo a colpire questa debolezze in molti modi. Noi aggrediamo questi bambini nella prima infanzia coi vaccini, ci sono numerosi, diversi fattori che portano il bambino al crollo. In molti bambini può essere una eccessiva quantità di mercurio contenuto nei vaccini. In alcuni bambini è il sistema immunitario ad essere poco reattivo, e hanno dei tipi di tessuto associati inevitabilmente a disordini di tipo autoimmune. Per un altro bambino può essere l’infezione virale cronica di cui iniziano a soffrire dopo il vaccino MMR. Ci sono diverse cose che noi facciamo in sequenza nei bambini piccoli che possono spingerli a sviluppare autismo. Questa è anche la ragione per cui i casi di autismo sono aumentati a dismisura.

Qual è la catena di eventi attraverso la quale i vaccini contenenti il virus attivo del morbillo colpiscono i recettori retinoidi?

Il vaccino MMR contiene tre virus: morbillo, orecchioni, rosolia. Sono stati alterati, quindi, facendo il vaccino, non prendete la malattia, ma questi virus sono vivi. E se vanno in giro per il corpo, si attaccano a ciò che gli pare. Questo è un interruttore per il sistema immunitario, quindi, quando siete esposti alla malattia, non vi ammalate, perché ne avete gli anticorpi. Il problema sta nel fatto che il morbillo – gli anticorpi che il corpo ha creato contro il morbillo – reagiscono in maniera incrociata con i loro stessi tessuti che si chiamano filamenti intermedi. E i filamenti intermedi sono davvero importanti in tre zone del nostro organismo. Questi piccoli sottili filamenti restano attaccati alle cellule che costituiscono la parete intestinale e con esse costituiscono la barriera che separa nutrienti e succhi digestivi dal flusso sanguigno. ecco che in questa condizione abbiamo un intestino permeabile. I filamenti intermedi costituiscono inoltre un tutt’uno con  lo strato epiteliale che costituisce la barriera emato-encefalica: in questa condizione avrete una barriera emato¬encefalica permeabile. Inoltre i filamenti intermedi ricoprono anche i piccoli sottili canali della bile attraverso i quali vengono spinte fuori le tossine dal tratto intestinale. Or immaginate di avere una risposta autoimmune in queste tre zone del vostro organismo: parte intestinale, barriera emato-encefalica e dotti biliari, capite bene che sconvolgimento colpirà il vostro organismo.

Quindi il vaccino MMR distrugge il tessuto intestinale e ci dice anche come distrugge la comunicazione tra cellule in modo specifico…

Su una base autoimmune in partenza, se vengono a costituirsi anticorpi contro il morbillo, si costituiscono anticorpi contro questi filamenti. Tutto questo si esprime con una reazione autoimmune contro i filamenti buoni che dovrebbero costruire la barriera della parete intestinale. Questo permette ai cibi solo parzialmente digeriti, lavorati, di penetrare nel flusso sanguigno, ed è quello che succede coi peptidi oppioidi del glutine e della caseina. Questi peptidi raggiungono il cervello e determinano problemi comportamentali in questi bambini.

Ci sono altre zone del corpo dove la comunicazione cellulare viene distrutta?

Certo, nelle cellule del fegato.

Si tratta ancora dei filamenti intermedi?

Si. Molte tossine raggiungono l’intestino, il cervello, rendendo i bambini sensibili si pesticidi utilizzati per frutta e vegetali.

Quali sono i problemi di tipo metabolico derivanti da una carenza di vitamina A?

La vitamina A è importante come ormone, importante nella riproduzione, nella visione, soprattutto nella visione notturna. È importante per la crescita cellulare e per la riparazione delle cellule epiteliali. Se siete carenti di vitamina A – e attualmente il morbillo viene trattato con vitamina A – e se avete bisogno della forma di vitamina A chiamata forma “cis” essa è presente naturalmente in una molecola in forma concentrata nell’olio di fegato di merluzzo, che è quello che utilizzo come fonte di vitamina A. C’è bisogno di quella forma di vitamina A per far diminuire la riproduzione del virus del morbillo nei bambini che hanno questo problema. La vitamina A è esaurita da questa infezione di morbillo cronica, se c’è infiammazione nel tratto gastrointestinale. Sono bambini che hanno problemi di visione, funzioni immunitarie carenti e intestino permeabile.

Un circolo vizioso…

Esatto.

Come agisce il vaccino della pertosse sul percorso della proteina G-Alfa e di conseguenza sul sistema immunitario e sui metabolismi?

Il vaccino della pertosse – la tossina della pertosse è ambedue le cose: la cellula-A e il vaccino della pertosse – si inserisce nella proteina-G e aggiunge un secondo difetto in questi bambini geneticamente vulnerabili. Questo blocca determinati percorsi metabolici nel corpo. E questi percorsi sono importanti in quanto il segnale arriva sulla superficie della cellula e finisce sui recettori. La proteina-G agisce come un interruttore , accendendo o spegnendo la reazione metabolica nella cellula. Quello che provochiamo in  molti casi, è lo spegnimento di questo interruttore, che non si accende mai. E io penso che le carenze nutrizionali che troviamo in questi bambini sono dovute al fatto che, ad esempio, se la B6 è l’enzima che permette ad una sostanza di andare da A a B, e se la B6 è coinvolta costantemente in questo processo, ecco che il vostro organismo consumerà quantità enormi di vit B6. Ci sono molte ragioni per cui questi bambini sono carenti di nutrienti. Una di queste è legata a questo interruttore costantemente spento nelle cellule.

Poichè abbiamo capito che il vaccino MMR e il vaccino della pertosse possono distruggere i canali del calcio, ci può spiegare a cosa servono questi canali?

Ci sono piccoli aumenti e diminuzioni di calcio nelle cellule che ci dicono quanti neurotrasmettitori o ormoni o altre sostanze dobbiamo secernere. Guardiamo ai percorsi incrociati del linguaggio; nella prima cellula, avete i canali del calcio sulla superficie cellulare, che sono praticamente dei pori sulla membrana cellulare che permettono al calcio extracellulare di penetrare nella cellula. La concentrazione di calcio fuori dalla cellula è circa 20.000 più alta che non all’interno della cellula. Quello che può succedere ad esempio, è nei bastoncelli. La luce colpisce la radopsina, che è un recettore della membrana cellulare; è collegato alla proteina-G; la proteina-G apre il canale del calcio nella membrana cellulare, un altro si chiude. Quando questo meccanismo viene bloccato, significa che blocchiamo del tutto questo interruttore che fa passare il calcio, il calcio aumenta di concentrazione all’esterno delle cellule, mentre nella cellula c’è bassissima concentrazione di calcio, questo de-polarizza la membrana cellulare ed ecco che il neurotrasmettitore va a riversare il messaggio sulla seconda cellula. Il meccanismo corretto sarebbe che il canale del calcio di dovrebbe aprire e chiudere, ma se questo meccanismo non funziona, si perde la funzionalità della barriera cellulare, non avete il “gradiente” di quella determinata membrana cellulare. [spiegazione: Per la diffusione degli ioni si deve tener presente che particelle cariche dello stesso segno si respingono e quelle cariche di segno opposto si attraggono; perciò se da un lato della membrana vi sono molte cariche negative saranno spinte ad attraversare la membrana verso quel lato solo le cariche positive mentre le altre saranno respinte e viceversa. Ciò si definisce gradiente di voltaggio. Perciò la diffusione degli ioni deve seguire due parametri: il gradiente di concentrazione e quello di voltaggio. In caso fossero concordi o facilitano o impediscono il passaggio; in caso fossero discordi la diffusione avverrà nel senso del gradiente maggiormente favorevole. Il parametro che tiene conto di entrambe queste variabili è detto gradiente elettrochimico. Il compito di consentire e regolare il flusso dei soluti è svolto da particolari proteine intrinseche]. Il Timerosal nei vaccini blocca sia altre pompe che spingono il calcio all’interno delle cellule e anche il meccanismo che regola uscita ed entrata del calcio dal deposito di calcio all’interno della cellula.   In poche parole, è questa impercettibile fluttuazione del calcio nelle cellule che ci permette di secernere neurotrasmettitori, insulina, ormoni, ecc… Questo spiegherebbe in parte anche il perchè certi bambini sono talmente vulnerabili. Essi hanno un difetto genetico che intacca i meccanismi del calcio, e noi colpiamo questi bambini ancora, e ancora, e ancora… in molti modi.

Cosa si può fare per aiutarli?

Quello che facciamo a livello di nutrizione li aiuta. Utilizziamo il magnesio che aiuta questo meccanismo legato ai canali del calcio. Il DHA presente nell’olio di pesce è un altro supplemento utile, e la vitamina D presente nell’olio di fegato di merluzzo aiuta. Ci sono molti trattamenti dal punto di vista nutrizionale che aiutano questi bambini.

Lei ha nominato il mercurio, tra le sostanze che distruggono i canali del calcio. Ci sono altre cose che distruggono questi canali, come il clostridium o altro?

Quando un bambino è sotto antibiotici, è perchè ci si vuole sbarazzare dell’infezione in atto, ma questo modifica la flora intestinale benefica nella membrana del tratto gastrointestinale. I funghi sono un problema perchè producono proteine che sono esattamente le stesse che nell’uomo producono i cosiddetti regolatori delle informazioni della proteina-G. Ecco che queste proteine prodotte dai funghi – sopratutto nel periodo in cui un bambino subisce la vaccinazione – aggiunge un altro difetto nella trasmissione dei segnali delle proteine-G. Il Clostridium in particolare produce una proteina che distrugge il segnale trasmesso dalla proteina-G. Praticamente agisce come la tossina della pertosse.

Cosa fare in questo caso?

Con questi bambini non si deve esagerare con l’utilizzo di antibiotici. Certo si deve mantenerli sani, ma non devono essere costantemente sotto antibiotici, soprattutto nel periodo in cui fanno una vaccinazione. Ci sono delle precauzioni che si possono prendere.

Lei ci ha fatto qualche esempio di difetti collegati ad un funzionamento inadeguato della vitamina A o della proteina-G-alfa. Ce ne sono altri che vuole farci? Ad esempio ha accennato prima alla visione laterale…

Si, visione laterale, linguaggio bloccato… Quando guardo ai percorsi che sono colpiti questo può determinare la perdita dell’interruttore che regola alcuni percorsi metabolici che queste proteine.G appunto, dovrebbero aprire e chiudere. Se voi perdete la capacità di chiudere il percorso, e altri percorsi invece sono accesi, tutto ciò intacca il metabolismo del glucosio e dei lipidi. Ho spesso riscontrato livelli instabili di glucosio in questi bambini e lipidi rialzati in molti di loro. E non perchè le madri li nutrono in maniera scorretta! Sono dei valori troppo persistenti. Sono percorsi aperti che non si chiudono mai….È interessante quando vado ad indagare nella storia familiare di questi bambini. C’è un’alta incidenza di diabete nei parenti di primo grado, e iperlipidemia con attacchi cardiaci e morte al di sotto dei 55 anni in 1/3 delle famiglie. Sono poi presenti altre malattie, di tipo genetico, legate alla ghiandola pituitaria e alla tiroide, causate da difetti genetici, ed ecco che noi andiamo ad aggiungere a tutto questo un ulteriore difetto al funzionamento delle proteine-G. Questi sono fattori di rischio da considerare.  La cecità ai colori è un altro fattore di rischio (daltonismo) e certi tipi di malattie paratiroidee..

Cosa pensa lei quando incontra nella sua pratica clinica un bambino con le pupille dilatate e la carnagione pallida?

Quando si va a provocare un doppio difetto all’azione delle proteine-G, si va a bloccare il neurotrasmettitore acetilcolina. E se si va ad osservare i percorsi sempre aperti, se si blocca l’interruttore e gli si impedisce di spegnersi, ecco che ci sono molti percorsi nei tessuti del corpo che iniziano a mandare questo messaggio: ”CI MANCA ADRENALINA”. Questi bambini sono in una situazione costante di “panico e fuga” e due manifestazioni di questa condizione sono: PUPILLE DILATATE e FLUSSO DI SANGUE RIDOTTO NELLA PELLE, per lasciare più ossigeno a disposizione dei muscoli: tutto questo per vedere meglio e poter scappare dai pericoli, in risposta a quella condizione di “panico e fuga” in cui questi bambini vivono costantemente. Quindi quando entro in ambulatorio mi ci vogliono 15 secondi per capire: il bambino ha la pelle più chiara rispetto ai genitori. Le pupille sono più grandi di quelle dei genitori pur essendo esposti alla stessa luce. Le pupille dilatate sono anche un sintomo di avvelenamento da metalli pesanti. Molte volte, quando devo valutare le pupille del bambino, spengo la luce, metto il bambino al buio, poi accendo una luce puntandola negli occhi del bambino e la pupilla NON si contrae. Questo è un segno sia di avvelenamento da metalli pesanti che di condizione “panico e fuga”.

Un bambino ADHD presenta questo tipo di sintomi?

Si, si. Penso che abbiamo a che fare con bambini nello spettro con l’autismo a un vertice e tutte le disabilità di apprendimento, ADHD , dall’altro.  Ha nominato poco fa l’acetilcolina. Cosa c’entra con tutto questo? Con un doppio difetto dell’interruttore che dovrebbe spegnere, il neurotrasmettire acetilcolina si blocca. L’acetilcolina, e questo non stupirà molti tra voi genitori, è il neurotrasmettitore del tratto gastrointestinale, quello che ci permette di avere una peristalsi regolare. La peristalsi è il movimento coordinato che preme i muscoli che circondano il tratto intestinale, che è un lungo tubo che muove il cibo fino all’espulsione delle feci. Quello che succede, è che se l’acetilcolina è bloccata nelle sue funzioni nel tratto intestinale, attraverso il nervo vago, questo modula le cellule dell’ippocampo nel percorso incrociato del linguaggio, quindi il linguaggio si spegne. Ci sono molti bambini che tratto per mesi dal punto di vista nutrizionale; li porto in ambulatorio e li tratto con il Betanecolo, che simula l’azione dell’acetilcolina. Il Betanecolo non oltrepassa la barriera emato-encefalica, ma restituisce la funzione secretoria all’intestino poiché stimola i muscoli intorno al pancreas e alla cistifellea per far si che ogni cosa nel tratto intestinale, compresi gli enzimi, siano in grado di migliorare la digestione del cibo. Restituisce una peristalsi normale, soprattutto se si soffre di stitichezza.  Ma indirettamente, in 1 bambino su 10, questo farmaco agisce oltre: sviluppa la tridimensionalità nel campo visivo periferico, tanto che i bambini più grandicelli in grado di parlare mi raccontano come avviene sul momento, inoltre in qualche bambino riconnette il linguaggio, anche alla prima somministrazione.

Aspetti…questa è una coincidenza di effetti, che aiuta sia l’intestino che il linguaggio, o c’è una relazione diretta tra intestino e linguaggio?

Stiamo studiando. Se si blocca l’acetilcolina a causa del doppio difetto della proteina-G, si blocca l’acetilcolina nella parete dell’intestino attraverso il nervo vago, e l’acetilcolina torna indietro  “spegnendo” le cellule attraverso il quale il linguaggio va dalla parte sinistra dove noi elaboriamo il suono, alla parte destra, dove si colgono le immagini del mondo che circonda. Quindi è un effetto indiretto, attraverso il nervo vago. Per questo posso migliorare la funzione intestinale e contemporaneamente riesco a connettere il linguaggio in alcuni bambini. L’acetilcolina è del resto anche il neurotrasmettitore che favorisce tutto quello che è il contrario del “panico e fuga”: è il neurotrasmettitore che permette di stare seduti, rilassati, concentrati, che permette di digerire bene. Molti di questi bambini sono visibilmente usciti dalla condizione “panico e fuga”. Quando entrano nell’ambulatorio, sono pallidi come fantasmi e hanno le pupille dilatate. Spesso trattati, riprendono un bel colorito e le pupille ritornano a contrarsi normalmente, anche questo dopo una singola dose.

Dr. Megson, potrebbe per i nostri ascoltatori, riassumere come la terapia con vitamina A e con Betanecolo può aiutare raggiungendo una corretta neurotrasmissione e un corretto linguaggio e altri traguardi nell’elaborazione sensoriale?

Quello che io vedo clinicamente è che questi bambini hanno un percorso bloccato nel cervello che coinvolge alcuni recettori della vitamina A nel cervello medio e necessitano della forma naturale della vitamina A che si trova a basse dosi nell’olio di fegato di merluzzo. Con la vitamina si cura anche il morbillo cronico in questi bambini colpiti dal vaccino MMR. Inoltre la vitamina A è importante se si ha un processo infiammatorio in atto; è importante per tutto il corpo, in questi bambini. È molto importante per ripristinare le cellule della parete intestinale, per avere una parete intestinale sana. In poche parole abbiamo ottenuto una forma di ADHD  in bambini che soffrivano di ansia cronica. Questi bambini non sono iperattivi, ma in uno stato di ansia permanente a causa dell’adrenalina, come se fossero sempre in pericolo. Il Betanecolo simula l’azione dell’acetilcolina, e li fa uscire da questa condizione di “panico e paura”. Voglio sottolineare che la vitamina A e altri nutrienti che utilizziamo rendono il corpo sano. Non credo che il Betanecolo sia un farmaco miracoloso, ma è una sorta di interruttore in alcuni bambini e in altri migliora la funzione intestinale. Nei bambini che lo utilizzano da mesi, non si è notata nessuna regressione se il farmaco è stato sospeso. È la componente nutrizionale che è fondamentale nella cura del corpo e la vitamina A è una piccola componente nella guarigione di questi bambini.

L’utilizzo di vitamina A e Betanecolo, richiede la supervisione di un medico esperto?

Penso che, quando una persona sta utilizzando un farmaco, debba sempre essere controllata. La vitamina A che io utilizzo è contenuta normalmente nel fabbisogno dietetico della maggio parte di questi bambini. Nessuno ha sofferto di intossicazione, ma ci vuole attenzione nell’utilizzo delle vitamine A, E, D e K, che possono essere tossiche ad alti dosaggi. Ci vuole il controllo medico. Il Betanecolo è un farmaco che deve essere prescritto. Aiuta certi bambini, non altri. Io tengo sotto osservazione tutti i bambini ai quali somministro Betanecolo almeno per un’ora nel mio ambulatorio. Il 3% diventa iperattivo, in altri non aiuta affatto. Ci sono genitori che lo hanno interrotto se in tre giorni non vedevano miglioramenti nell’intestino o nel linguaggio, ma non ho mai visto effetti collaterali negativi.

Dr. Megson, ha dovuto fare qualcosa che i suoi colleghi possono considerare dei sacrifici per seguire la linea che ha scelto e che tipo di risposta ha avuto dalla medicina tradizionale?

Questa è una domanda davvero bellissima. Mi sveglio la mattina e la massima che mi ripeto è: svegliati ogni giorno e fai ciò che ritieni giusto. Credo di aver appreso questo insegnamento lavorando con famiglie e bambini con autismo. Ho dovuto rinunciare a far seguire mio figlio qui al Children’s Hospital e mettermi a lavorare indipendentemente. Ho dovuto lavorare in proprio e essere libera intellettualmente per interessarmi a questi bambini e studiare perchè stanno meglio quando somministriamo cod liver oil. Per questo ho dovuto cambiare la mia vita, ma non mi sono mai pentita. Nel giugno del 2000 mi fu chiesto di andare a Chicago e presentare ciò di cui ero a conoscenza all’Accademia dei Pediatri americani. C’erano molte persone del CDC e del NIH e diversi membri della commissione per il controllo delle malattie infettive dell’ Accademia dei Pediatri. Fu un meeting di due giorni e parlarono anche altri relatori e alla fine intervenne Alexander Walker, un epidemiologo dell’Harvard School of Public Health, e lui riesaminò tutti gli studi che erano stati presentati e disse “E’ possibile, è logico, procedete ed andate più a fondo” e io non avevo mai sentito da loro mai niente del genere, per questo ho provato a procedere per i canali giusti per cercare di cambiare e migliorare le cose in modo positivo. Ritornata, cominciai a ricevere un sacco di domande dai genitori di bambini danneggiati dai vaccini che mi chiedevano cosa fare con le vaccinazioni per i fratellini e chiamai il Direttore esecutivo dell’Accademia dei Pediatri e la risposta che ottenni fu, “Per quello che sappiamo, deve fare il meglio che può in ogni singolo caso”. Io sono a favore dei vaccini, ma sono per vaccinazioni sicure, e penso che il modo in cui dobbiamo affrontarle è sapendo che il gran bene che hanno fatto negli ultimi 100 anni nel prevenire dalla morte per diverse malattie infettive si sta incrociando con le nostre crescenti conoscenze della individualità in cui funziona il sistema immunitario delle persone e in cui ognuno metabolizza le tossine, ecc.. Per cui siamo ad un bivio e dovremmo decidere di fare un cambiamento nel nostro sistema. I bambini con autismo ce lo stanno insegnando.

Grazie per aver riconosciuto ciò che i nostri bambini ci stanno insegnando. L’Autism Research Institute ha dichiarato che lei è il medico che ha il maggior numero di bambini nello spettro che sono migliorati rispetto ad ogni altro professionista. Come si sente per questo? Si ritiene una riformatrice…

Per prima cosa, mi sento davvero onorata. Sono in trincea a curare questi bambini ogni singolo giorno e a volte si perde la prospettiva globale. Non faccio altro che pensare al bambino che non è migliorato dall’ultima visita. Cosa è successo? Che cosa non stiamo facendo bene? E imparo costantemente. Vorrei dire a tutti I genitori di farsi coraggio, di imparare quanto più potete e trovare le risorse per usare l’intervento biomedico. Sto avendo la scomparsa di tantissimi sintomi veramente velocemente, specie nei bambini più piccoli, ma anche quelli più grandi e gli adulti stanno meglio. E anche i bambini con sindromi genetiche migliorano. Per cui quando mi è stato dato questo onore, sono stata molto sorpresa: non sapevo di avere avuto tanti successi. Sono sempre impegnata a cercare cose nuove da poter usare per aiutare il prossimo bambino. Voglio raccontare ai genitori, per esempio, di un bambino che seguo da sette anni ed ho sottoposto a 2 anni e ½ di chelazione e ancora non aveva linguaggio. Ma sulla base delle recenti conoscenze acquisite lavorando con i Geier, abbiamo intrapreso un nuovo trattamento e da Novembre il bambino ha imparato a leggere, scrivere e a parlare usando brevi frasi.

E’ meraviglioso.

Spero che questo vi dia speranza.

Assolutamente. Vuole raccontarci altre storie, storie miracolose o cambiamenti positivi che ha visto con I suoi pazienti?

Una storia divertente: diverse settimane fa, è venuto da me un ragazzino che arrivava da Tokyo. Il padre faceva il carpentiere e la madre e l’intera famiglia avevano risparmiato per riuscire a venire da me. Il bambino aveva 2 anni e 11 mesi, quasi 3 anni. Sfarfallava con  le mani, nessun contatto oculare, nessun linguaggio, né in giapponese, né in inglese. Poteva rimanere negli Stati Uniti solo un mese per cui fui molto aggressiva con i trattamenti. Cominciai con lui tantissimi supplementi insieme. Facemmo i nostri test e trattammo quello che venne fuori, e circa tre settimane dopo doveva ritornare e dovevo vederlo prima che tornasse in Giappone. Ero seduta alla scrivania e aspettavo guardando la porta del mio studio e all’improvviso entrò col suo cappottino bianco, mi sorrise e disse “Ciao, Dr. Megson,” in inglese e poi in giapponese. Non è meraviglioso?

Certo, è meraviglioso.

Sua madre tornò a casa ed aprì un sito web per aiutare altri bambini in Giappone certa che si potessero ottenere dei miglioramenti con l’intervento biomedico nei bambini con autismo. Mi sento per questo una privilegiata perché vedo miracoli come un giorno si ed uno no e questo è ciò che mi spinge a fare questo lavoro.

Grazie per averci raccontato questo, Dr. Megson. Che cosa vuole dire a quei genitori che sono spaventati all’idea di avere un altro bambino?

In questo ho la mia idea. Credo che il gene che mette i bambini a rischio di autismo ha a che fare con capacità molto elevate e penso che questi siano i genitori che devono avere bambini – tutti i genitori dovrebbero poter aver bambini se lo desiderano. Ma penso anche che se i genitori sono informati, si preparano prima della gravidanza in modo che la madre sia in un buono stato nutrizionale. Se necessita di RhoGam, ora è disponibile un tipo senza mercurio, senza Thimerosal. Essere molto attenti allora, essere attenti durante la gravidanza e dopo che è nato il bambino nella scelta delle vaccinazioni,facendolo in modo sicuro. La maggior parte di voi certamente conoscono il libro della Dr. Stephanie Cave, “Quello che il medico non vi ha mai detto sulle vaccinazioni”. Anche sul sito del National Vaccine Information Center ci sono molti consigli su cosa fare quando decidete di vaccinare il vostro bambino, se decidete di farlo, per farlo in modo sicuro. Personalmente incoraggio, non scoraggio, le famiglie. Le informo. Se una famiglia vuole avere un altro bambino e il primo figlio ha una sindrome genetica, li mando da un genetista in modo che possano avere le più aggiornate indicazioni sugli eventuali rischi. Moltissimi dei bambini che ho visto recentemente avevano autismo regressivo: bambini nati normali e che avevano avuto un normale sviluppo iniziale.

Cosa pensa dei genitori che le portano i bambini e quail sono quelli venuti da più lontano? Ha gia menzionato Tokyo

Si, penso che Tokio sia il posto più lontano.

Non riesco ad immaginare un posto più lontano

Già.

Cosa ne pensa quindi dei genitori?

Imparo ogni giorno dai genitori. Penso che questo sia meraviglioso. Mi trovo ad imparare da loro, cercando di rispondere sempre alla loro prossima domanda e penso che dobbiamo tutti complimentarci con i genitori perché sono loro che ci spingono a fare le nostre ricerche. E’ così insolito.

I bambini ed i genitori sono molto fortunati ad avere ricercatori come lei. Vuole dirci per favore l’indirizzo del suo sito?

L’indirizzo del mio sito è megson.com

Dr. Megson, qual è il messaggio più importante che vuole dare ai genitori dei bambini più grandi con autismo o a quelli che hanno appena ricevuto la diagnosi?

Credo di aver imparato abbastanza attraverso il mio duro lavoro che dovete avere speranza; perché stiamo facendo progressi molto rapidamente nel capire cosa sta causando questa e altre disabilità. Grazie.

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