Sempre più spesso si parla dei danni che i vaccini fanno agli animali. Ma è sempre giusto vaccinare? I veterinari presenti su questo sito sono convinti di no; per questo propongono un’approccio alternativo al modello della vaccinazione “sempre e comunque”. Tale approccio consiste nell’uso di un test ematico che mette in evidenza gli anticorpi presenti per quelle malattie che di solito si vaccina. Se l’animale ha gli anticorpi non occorre vaccinare e il suo sistema immunitario non viene sollecitato inutilmente.
Qui sotto trovare degli stralci del rivoluzionario libro: “Vaccini, danni e bugie” , scritto da veterinari omeopati Stefano Cattinelli e Silia Marucelli, edizioni Macro.
Cos’è e come funziona l’immunità?
Per la medicina omeopatica la salute è l’equilibrio della energia vitale interna dell’animale e la malattia è lo squilibrio della stessa. Quando l’energia vitale viene ad essere alterata da una causa esterna (batteri, condizioni climatiche, stress emotivi, farmaci, ecc…) si producono dei sintomi fisici e/o psichici che sono il tentativo dell’energia vitale di riportare l’equilibrio nell’animale. Se, ad esempio, l’animale ha mangiato qualcosa di tossico la diarrea sarà la modalità attraverso cui la forza vitale cercherà di eliminare le tossine e di avviare la guarigione. Il sistema immunitario è parte integrante dell’energia vitale del soggetto. Per capirci meglio possiamo rappresentare il sistema immunitario come un piccolo grande esercito che interviene in caso di attacco per ristabilire nel più breve tempo possibile l’ordine originario.
Le cellule soldato, che fanno parte dei globuli bianchi, si chiamano anticorpi e vengono attivate dall’energia vitale che li manda a distruggere l’invasore; una volta arrivati sul posto vengono addestrati per attaccare specificatamente quel tipo di aggressore. L’invasore, virus o batteri, viene così neutralizzato. Gli anticorpi però, una volta finito il lavoro, non spariscono completamente ma rimangono “in giro” nel sangue in modo da essere sempre pronti ad attaccare di nuovo, se ce ne fosse bisogno, quello specifico invasore (attraverso il test anticorpale si riesce a contare gli anticorpi anche molti anni dopo una eventuale vaccinazione!). Questa è l’immunità, la reazione cioè che si va a stimolare con il vaccino in modo che l’animale abbia gli anticorpi (i soldati) per proteggersi da eventuali contagi di virus o batteri.
Quando nei foglietti illustrativi dei vaccini si trova scritto: “Vaccinare solo animali sani” significa che il sistema immunitario dell’animale, al momento della vaccinazione, non deve essere assolutamente coinvolto in nessun tipo di battaglia, grande o piccola che sia. Ecco perchè si sconsiglia vivamente di vaccinare gli animali anziani perchè spesso presentano delle infiammazioni ricorrenti o recidivanti; gengiviti, otiti, diarree periodiche, vari problemi di pelle, ecc. sono tutti espressioni di un sistema immunitario impegnato a mantenere in equilibrio l’integrità del sistema.
Se il sistema è già impegnato a combattere contro una malattia potrebbe non avere risorse sufficienza per per combattere la sfida vaccinale. La funzionalità del sistema immunitario la possiamo valutare vedendo come reagisce l’animale durante la sua vita. Un animale che riesce a guarire in tempi rapidi, anche senza terapia, ha un sistema immunitario efficiente. Un animale che non si ammala, quando tutti gli altri si ammalano, a causa ad esempio di un epidemia (nell’uomo l’esempio più classico è l’influenza) ha un sistema immunitario forte. Un animale che non riesca a guarire in tempi rapidi, anche con la terapia, ha un sistema immunitario debole. Un animale allergico è un animale il cui sistema immunitario è iperattivo. Le vaccinazioni agiscono direttamente sul sistema immunitario e dunque ne sollecitano la sua azione.
Solo vaccini? Gli adiuvanti
I vaccini non contengono solo i virus o gli agenti patogeni, ma contengono anche gli adiuvanti, ovvero sostanze chimiche, componenti microbiche o proteine di mammiferi che vengono aggiunte allo scopo di aumentare la risposta immunitaria del soggetto, per prevenire contaminazioni batteriche ed evitare la perdita di efficacia nel tempo.
Gli adiuvanti utilizzati più frequentemente sono:
Antibiotici:
sono utilizzati per prevenire la crescita batterica nelle culture vaccinali.
– La Gentamicina è uno degli antibiotici più frequentemente utilizzati a tale scopo.
– L’Alluminio sotto forma di sali di alluminio (idrossido di alluminio) è utilizzato nei vaccini per aumentare la stimolazione immunitaria ed aumentare la produzione di anticorpi nei confronti della malattia.
– La Formaldeide è utilizzata per uccidere virus e batteri che possono trovarsi nelle colture usate per produrre vaccini.
– Il Monossido di glutammato (MSG) è utilizzato come stabilizzante in alcuni vaccini che in tal modo rimangono inalterati in situazioni quali cambiamenti di temperatura, umidità, ph ecc.. L’MSG viene utilizzato molto spesso nei cibi.
– Il Solfato sotto forma di sodio metabisolfito è anch’esso uno stabilizzante. Si trova anche in alcuni cibi e bevande alcoliche.
– Thimerosal è un conservante. Il thimerosal contiene mercurio è può trovarsi sotto forma di etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di sodio ed etanolo. Si trova anche come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti a contatto e negli spray orali.
Molto spesso si manifestano negli animli delle reazioni avverse causate sopratutto dall’uso degli adiuvanti.
Nel libro Vaccini, danni e bugie, troverete anche gli studi sui danni vaccinali
Cosa fare in alternativa?
La somministrazione di vaccini non è comunque sinonimo di immunità certa; per essere sicuri che il vostro animale abbia veramente sviluppato immunità verso una determinata malattia sarebbe necessario effettuare analisi del sangue appropriate, volte a “misurare” gli anticorpi effettivamente prodotti; tali analisi si chiamano in gergo medico dosaggi anticorpali.
Sarebbero necessarie ogni volta che si valuta se sottoporre o meno il cane o il gatto a eventuali richiami; permettono di verificare l’effettiva copertura e quindi consentono di decidere se procedere o meno alla rivaccinazione. Possono essere eseguite anche a priori per verificare se il vostro animale è già immune nei confronti della malattia per la quale state valutando la vaccinazione. Ricordate quindi che, nonostante il vostro animale sia stato sottoposto al vaccino, non esiste una certezza assoluta che abbia conseguentemente sviluppato un’immunità verso la malattia. Solo tramite queste analisi è possibile accertare la sua condizione.
Con un semplice esame del sangue potete scegliere se e quando vaccinare il vostro animale.
Non perdetevi questa importante occasione!
Non intossicate il vostro animale con inutili sollecitazioni del suo sistema immunitario.
Tratto dal libro “Vaccini, danni e bugie”
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione