Influenza A, sospetto di tangenti fra scienziati e Big Pharma

La notizia corre sul web già dal 30 novembre scorso. Compare in
Italia su Repubblica.it il 13 Dicembre. L’OMS è costretta a dare
spiegazioni in via ufficiale anche sul proprio sito. In Danimarca è
stata avviata un’inchiesta governativa su alcuni scienziati, in
particolar modo il dr. Albert Osterhaus, uno
dei virologi leader a livello mondiale – il suo gruppo è stato il primo
a identificare l’infezione umana con il ceppo H5N1 dell’influenza
aviaria – in seguito a un articolo pubblicato nientemeno che su
Science. Lo scienziato sarebbe accusato di avere legami chiaroscuri non
solo con l’industria farmaceutica, ma anche con politici, ministri
della salute, dottori e giornalisti. La “classica” bustarella, dicono.

Tutto
è cominciato l’undici di Giugno 2009: il Direttore Generale dell’OMS,
Margaret Chan, decide di elevare il livello di emergenza pandemia da 5
a 6, ovvero al massimo. Questo sulla base delle conclusioni di un
“Comitato di Crisi”, convocato dal Direttore Generale al fine di
fornire all’OMS la consulenza scientifica necessaria a fronteggiare
l’emergenza pandemica. E che cos’è questo “Comitato di Crisi”? Da chi è
composto? Di quali poteri è investito? Pare che nel frattempo la
definizione di crisi pandemica sia stata opportunamente corretta,

Il Comitato è composto da 18 membri ed è
solo consultivo, ha detto Gregory Hartl, portavoce per l’influenza
presso l’OMS […] I nomi dei membri della commissione sono
confidenziali. Non devono essere sottoposti a pressioni esterne. Essi
vengono selezionati in base alle loro competenze in materia di
diffusione del virus influenzale e di controllo della malattia”, dice
Hartl .

Quindi, la decisione di innalzare il livello dell’emergenza pandemia
da 5 a 6, fatto che ha innescato il ricorso al vaccino e di conseguenza
il businness per Big Pharma, è stato scaturito dalle conclusioni di un
organo meramente “consultivo”, i cui membri non vengono nemmeno resi
noti, affinché “non subiscano pressioni” (bel metodo: viene da
chiedersi come si possa esercitare il controllo su queste 18 persone
che, coperte dall’anonimato, possono eventualmente essere orientate
nella decisione dal proprio interesse personale).

Nella lotta contro questa epidemia,
dobbiamo collaborare con numerosi partner. Ciò include i governi, le
ONG e l’industria farmaceutica. Abbiamo bisogno di trovare le soluzioni
migliori per proteggere la vita delle persone. Salvare vite è più
importante per noi”, ha dichiarato Gregory Hartl. Egli ha aggiunto,
“indaghiamo circa i conflitti di interesse e riceviamo informazioni su
questo”. Dice anche che ci sono diversi comitati che forniscono
consulenza su vari aspetti di influenza e di come combatterla. “Questi
comitati devono evitare conflitti di interesse”, ha detto (fonte: Experter samarbetar med industrin | Inrikes | SvD, trad. propria).

Questa la dichiarazione ufficiale. Eppure un giornale danese ha
appurato rapporti fra questi esperti e gruppi di esperti sulle pandemie
influenzali e le industrie farmaceutiche, in particolar modo con quelle
rivelatesi leader nella produzione del vaccino. Tutto è esemplificato
in questo grafico che mostra le linee direzionali della “bad influence”
lobbistica di Big Pharma rispetto al Direttore Generale dell’OMS,
Margaret Chan:

Più difficile replicare alle rivelazioni sui presunti conflitti di
interesse di alcuni esperti scientifici degli advisory groups, i gruppi
di consulenza dell’Oms sull’H1N1. Il medico olandese Albert Osterhaus,
del comitato “Sage” incaricato delle linee guida per la prescrizione di
vaccini contro il virus, avrebbe partecipazioni economiche in diverse
società farmaceutiche. Anche Frederick Hayden e Arnold Monto, altri due
consulenti dell’Oms per la campagna di vaccinazione, sono stati
accusati di collaborare stabilmente con Roche e Gsk […] da pochi
giorni sul sito compare un comunicato di precisazione sugli advisory
groups ed è stata avviata un’inchiesta per verificare l’effettiva
indipendenza dei comitati di consulenza a cui è stata affidata la regia
della prima pandemia globale (fonte: E se il virus fosse solo un raffreddore? – cronaca – Repubblica.it).

E pare che nel frattempo la definizione di crisi pandemica sia stata opportunamente corretta:

A inizio 2009 la conditio sine qua non
per lo stato d’emergenza (il livello 6) era quella di trovarsi di
fronte a “un enorme numero di morti”. Dizione sparita nei primi mesi
dell’anno dal prontuario di Ginevra. “La confusione è dovuta a una
vecchia definizione sbagliata sul nostro sito che è stata in effetti
aggiornata”, si giustifica Gregory Hartl, portavoce dell’organizzazione
[…]  (fonte:

Intanto qualcuno già parla di Influenza Suina-Gate:

Il curriculum del dr. Albert Osterhaus, ribattezzato “Influ-Pope”:

  • OMS: il “papa” dell’influenza suina accusato di corruzione, F. William Engdahl

    – Chiamato “Dr.Flu” (Dottor Influenza), il
    professor Albert Osterhaus (nella foto) è il principale consigliere
    dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la pandemia H1N1.

    – Da diversi anni, parla dell’imminenza di una pandemia globale e quello che sta succedendo sembra dargli ragione.
    – Ma lo scandalo che è scoppiato nei Paesi Bassi e che è stato oggetto di
    dibattito in Parlamento, ha messo in evidenza i suoi legami personali
    con i laboratori che fabbricano i vaccini da lui fatti prescrivere
    all’OMS.

    – Da molto tempo, il Parlamento
    nederlandese [1] nutriva dei sospetti sul famoso Dott. Osterhaus e
    aveva aperto un’inchiesta per conflitto d’interesse e malversazioni.

    – Quello che viene messo in causa, come ci
    spiega la rivista Science in un semplice dispaccio, è l’indipendenza
    del giudizio personale sulla pandemia di influenza A
    – Science pubblicava queste poche righe su Osterhaus nell’edizione del 16 ottobre 2009:“Negli
    ultimi sei mesi, nei Pesi Bassi è stato difficile accendere la
    televisione e non vedere il famoso cacciatore di virus Albert Osterhaus
    e sentirlo parlare della pandemia di influenza A. O perlomeno, è ciò
    che credevamo. Il Signor Influenza era Osterhaus, il direttore di un
    laboratorio di fama mondiale in seno al Centro medico dell’Università
    Erasmo di Rotterdam. Ma la scorsa settimana la sua reputazione è stata
    fortemente criticata dopo che sono stata espressi alcuni sospetti sulla
    volontà di attizzare le paure di una pandemia, con l’obiettivo di
    servire gli interessi del proprio laboratorio nella messa a punto di
    nuovi vaccini. Nel momento in cui Science mandava in stampa, la Camera
    bassa del Parlamento nederlandese annunciava che la questione sarebbe
    stata discussa con urgenza”.

    – Un esame più approfondito del dossier di
    Osterhauas lascia intendere che questo virologo nederlandese di fama
    internazionale potrebbe trovarsi al centro di una truffa di diversi
    miliardi di euro riguardo all’idea di una pandemia. Un sistema
    fraudolento in cui dei vaccini non testati sono iniettati a degli
    uomini, col rischio -come è già successo- di causare seri danni,
    paralisi gravi o decessi.

    – Albert Osterhaus non è una persona
    qualunque. Ha avuto un ruolo in tutti i grande ondate di panico
    suscitate dalla comparsa di virus, a partire dai misteriosi decessi
    imputati alla SARS a Hong-Kong, dove l’attuale Direttrice generale
    dell’OMS Margaret Chan aveva lanciato la sua carriera di responsabile
    della Salute Pubblica a livello locale.

    – Nell’aprile 2003, all’apice del panico
    causato dalla SARS, Osterhaus fu incaricato di partecipare alle
    inchieste sui casi di infezioni respiratorie che si moltiplicavano a
    Hong Kong. Nel rapporto dell’unione Europea possiamo leggere: “dimostrò
    ancora una volta la sua capacità di agire velocemente in situazioni
    gravi. In tre settimane ha dimostrato che questa malattia era provocata
    da un coronavirus scoperto recentemente che contamina le civette, i
    pipistrelli e altri animali carnivori”

    – In seguito, quando i casi di SARS non
    fecero più parlare di sé, Osterhaus passò ad altro, lavorando questa
    volta per la mediatizzazione dei pericoli di quella che chiamava
    l’influenza aviaria H5N1. Nel 1997 aveva già suonato l’allarme dopo la
    morte a Hong Kong, di un bambino di tre anni che Osterhaus sapeva
    essere stato in contatto con degli uccelli

    – Osterhaus ha sviluppato quindi il suo lobbying nei Paesi Bassi e in Europa
    – Nell’ottobre 2005, Osterhaus dichiarava: “se
    il virus riuscisse a mutare in maniera tale da trasmettersi poi tra
    umani, allora saremmo in una situazione completamente diversa: potremmo
    avere dinnanzi a noi l’inizio di una pandemia”. Aggiungeva: “C’è il
    rischio che il virus venga sparso dagli uccelli in tutta Europa. C’è un
    rischio reale che nessuno ha saputo tuttavia valutare fino ad oggi,
    perchè non abbiamo fatto gli esperimenti dovuti”

    – Per sostenere il suo allarmante scenario
    di pandemia cercando di dargli una legittimità scientifica, Osterhaus e
    i suoi assistenti di Rotterdam han cominciato a raccogliere e congelare
    dei campioni di feci d’uccelli. Affermava che, secondo i periodi
    dell’anno, fino al 30% di tutti gli uccelli d’Europa risultavano
    portatori del virus mortale dell’influenza aviaria H5N1

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