Circa 150 contadini provenienti da tutta la Svizzera si sono riuniti oggi pomeriggio a Berna per protestare contro la vaccinazione obbligatoria, introdotta nel 2009, per debellare la malattia della lingua blu, che colpisce bovini, ovini e caprini. Si sono fatti sentire e notare con campanacci e striscioni.
“Stop all’obligo del vaccino” o “Non avvelenate i capi di bestiame!”: sono questi alcuni degli slogan utilizzati dai manifestanti davanti a Palazzo federale, dove oggi è cominciata la sessione primaverile delle Camere federali. I contadini hanno pure consegnato una petizione con 2’300 firme che chiede la soppressione della vaccinazione obbligatoria nonché una compensazione finanziaria per i danni collaterali provocati dal vaccino, ha dichiarato all’ATS il consigliere nazionale Josef Kunz (UDC/LU). Inoltre, l’Ufficio federale di veterinaria (UFV) dovrà verificare che la vaccinazione non lasci tracce nel latte o nella carne.
Mercoledì prossimo una delegazione di contadini incontrerà la ministra dell’agricultura Doris Leuthard per discutere di tali richieste. “Sarà difficile ottenere garanzie, ma abbiamo buoni argomenti”, ha aggiunto Kunz.
Dopo una campagna di sensibilizzazione e vaccinazione la scorsa estate, l’UFV ha introdotto nel mese di gennaio 2009 il vaccino obbligatorio contro il morbo della lingua blu. Secondo uno studio condotto a livello federale, tale vaccinazione non comporta alcun effetto secondario.
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