Lesioni da vaccino, famiglia Brindisina scrive a Presidente Fini

FIRENZE – ”Abbiamo chiesto un risarcimento al Capo dello Stato e ci ha promesso una medaglia di conforto, amaro premio di consolazione mai arrivato. Lo Stato, il risarcimento, lo ha dato ai deceduti per danni da emotrasfusione ma non a mio figlio Ciro, morto per una lesione cerebrale dovuta ad un vaccino”.

Lo scrive in una lettera indirizzata al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, Salvatore Mariella, originario di Brindisi, il cui figlio Ciro morì nel 1999 a 33 anni, dopo aver subito per ben trenta anni le conseguenze di una lesione cerebrale dovuta ad una vaccinazione antipolio sbagliata.

La causa della lesione fu scoperta dai genitori di Ciro solo nel 2002 quando vennero a conoscenza delle indagini genetiche fatte sul corpo del figlio dopo la morte, essendo stato deciso di donare gli organi (cuore, polmoni e fegato).

Oggi il caso, come altri avvenuti in Italia, è assistito dall’Amev, l’Associazione dei malati da emotrasfusioni e vaccini con sede a Firenze, che ha presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro il decreto emesso dal sottosegretario alla Salute nel luglio scorso, che esclude da benefici i familiari di chi è morto in seguito a vaccinazioni sbagliate.

“L’udienza per la sospensiva del decreto è fissata al prossimo 29 ottobre – scrive Mariella a proposito del ricorso amministrativo – e io attenderò umilmente il parere del Consiglio di Stato in piazza della Spada a Roma con una foto di mio figlio in mano”. Il padre spiega anche di aver scritto a Fini poichè la Camera è stata interessata della questione da un’interrogazione parlamentare.

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