La verità sui vaccini – parte 1

La verità non è un’opinione e io ho sentito che non avevo scelta

(Breve introduzione del traduttore, Emanuela Lorenzi)

È avvilente passare la notte ad ascoltare e cercare di rendere fruibile ad un pubblico italofono almeno questo primo denso episodio di una docu-serie in diretta dagli Stati Uniti così ben fatto, che riporta studi e pareri di esperti così autorevoli e testimonianze di danneggiati così “inevitabilmente” devastanti e poi aprire un qualunque canale mainstream per ritrovare qui, dettata dalla stessa Agenda Globale che impone la stretta sul piano vaccinale, la stessa ascientifica boria in salsa nostrana un po’ meno sottile (rappresentata dal nostro Paul PrOffit locale, anch’egli, come il noto pediatra produttore e promotore del pericolosissimi Rotateq, in clamoroso quanto silenzioso conflitto di interessi in quanto promotore instancabile di vaccini e titolare di brevetti vaccinali), che ha condannato alla sofferenza perenne se non alla morte una quantità spaventosa di bambini e famiglie.

Quantità che non è rilevata da un sistema di vigilanza inefficiente e farlocco, alimentata da politici collusi con le industrie, negata da medici ignoranti e proni al dogma del tutto infondato della sicurezza ed efficacia della vaccinazioni, dogma che si auto-perpetua ottusamente con un mantra (i vaccini sono sicuri sono sicuri sono sicuri, anche davanti all’ennesimo bambino “andato” il cui sguardo all’improvviso non incrocia e non incrocerà più quello dei suoi genitori né di nessun altro) grazie a un gregge immune al pensiero razionale: in questo senso sì, i vaccini sono “vittime del loro successo”, non servono più perché il lavoro di ottundimento del pensiero critico e della coscienza è stato compiuto.

Ma la verità non è “controversa”. La verità non è un’opinione.
E allora diamo voce alla verità finché possiamo, diffondiamola e difendiamola.
Siamo gli arcieri di queste frecce che con amore lanciamo avanti, che come recita il poeta Gibran, non sono figli nostri ma della stessa vita. Difendiamola!
Come dice Robert F. Kennedy, “Io ho sentito che non avevo scelta”.

[NOTA: La traduzione è quasi letterale, per quanto è stato possibile, sebbene alcuni interventi siano stati sintetizzati. In corsivo ho inserito la voce di Ty Bollinger (il conduttore della trasmissione) inerente a stacchi, presentazioni o domande agli esperti. Questo genere di documentario meriterebbe una traduzione integrale del sottotitolaggio o persino in doppiaggio, ma essendo trasmessa e mantenuta per sole 23 ore su un canale con sottoscrizione non sarebbe stato comunque possibile visionare il video successivamente su nessun canale. Data la qualità del documentario, auspico che questa serie sia al più presto riprodotta e resa disponibile magari anche in DVD]

LA VERITÀ SUI VACCINI
EPISODIO 1 La storia dei vaccini, vaiolo, sicurezza vaccinale, e attuale piano vaccini dei CDC

La verità consente di fare scelte consapevoli per se e la propria famiglia. (Ty Bollingher)

Non esiste una lotta fra pro e anti vaccini. Tutti vogliamo bambini sani.

La polarizzazione fra pro-vax e anti-vax è assurda quanto quella fra pro-antibiotici e anti-antibiotici. Gli antibiotici sono utili quando servono ma avere perplessità sull’uso degli antibiotici in caso di una infezione virale non è essere anti-antibiotici ma essere pro-scienza, pro-buon senso e pro-salute pubblica. La stessa cosa vale per coloro che fanno domande sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini. Tutti vogliamo la stessa cosa: che i nostri bambini siano in salute e che la popolazione sia in salute
(Jennifer Margulis, pluripremiata giornalista scientifica).

La teoria vaccinale e i danni collaterali
Abbiamo perso di vista questo: ciò che ci rende forti è il nostro sistema immunitario. La teoria vaccinale risale al vaiolo, a Jenner e all’ipotesi di preparare il sistema contro uno specifico germe vivo o ucciso la cui inoculazione scatenerebbe la produzione di anticorpi in grado di riconoscerlo in futuro. Io credo che abbiamo avuto qualche successo nella battaglia ma abbiamo perso la guerra nei danni collaterali. Come membro della Academy of Pediatrics mi sarei aspettato più rigore nel verificare i dati sui vaccini.
(Dr Paul Thomas, pediatra, fondatore di “Medici per il consenso informato”)

Ai vaccini si attribuisce la riduzione e persino la scomparsa di molte malattie fra cui pertosse, difterite, tetano, poliomielite, morbillo, parotite, rosolia, epatite B, vaiolo, meningite e influenza. Se la persona vaccinata presenta gli anticorpi è considerata immune alla malattia. [teoria anticorpale, ndt]

La teoria anticorpale
Quando ho dovuto scegliere per mia figlia, ho letto la letteratura scientifica e poi incontrato tante persone i cui bambini erano stati danneggiati così ho deciso che non l’avrei vaccinata, rimandando le vaccinazioni che sono solitamente amministrate già in ospedale alla nascita. Come medico e come madre afroamericana non mi bastava essere imbeccata sulla assoluta sicurezza dei vaccini, avevo bisogno di più informazioni.
(Dr Rachel Ross, medico, ospite nella premiata trasmissione The Doctors)

Avremmo bisogno di più informazioni e più dibattito aperto sulla questione, che però raramente avviene a causa della polarizzazione far le due posizioni.

Chiunque metta in dubbio la sicurezza dei vaccini diventa “ciarlatano”, anche quando si tratta di premi Nobel
(Dr Tony Bark, fondatrice del Center for disease prevention and Reversal)

Non si può neppure parlare dell’evidente e documentato danno insito nella inoculazione di elementi estranei attraverso i vaccini e subito sei etichettato come anti-vax
(Sayer JI, autore conferenziere e membro del National Health Federation Advisory Board)

Nella storia Galileo fu condannato come eretico nel 1633 per aver pubblicato le prove della teoria copernicana che dimostrava che la terra ruota attorno al sole e non viceversa. La scienza dovette poi ammettere di avere sbagliato. Nei prossimi giorni presenteremo testimonianze di esperti, studi scientifici e dati medici in modo che possiate fare una scelta informata.

Il consenso informato
Informare il paziente su qualunque procedura medica è un dovere. Anche per le vaccinazioni il medico dovrebbe illustrare i supposti benefici, i rischi, i potenziali danni, le alternative, fra le quali non vaccinare oppure distanziare nel tempo i vaccini gli uni dagli altri. Tuttavia i medici sono molto impegnati e hanno meno di un quarto d’ora per farlo così si limitano a consegnare ai genitori un foglio dei CDC. Questo non è consenso informato. Quel che è peggio è che i medici non hanno (o non si prendono) neppure il tempo di fare le ricerche per comprendere i veri rischi e benefici
(Jennifer Margulis)

Iatrogeno
Studiando medicina ricordo bene questo termine che significa: causato da quello che noi medici facciamo. Con le vaccinazioni abbiamo perso la buona pratica di chiederci quali danni causiamo facendo questo?
Nel 2008 dopo quei primi 4 casi di regressione autistica da vaccino che avevo visto, avendo letto già la estesa letteratura esistente sui danni da alluminio e mercurio, non potevo più eticamente andare avanti col piano vaccinale dei CDC. Ciò che più mi preoccupava era questa spinta a vaccinare le donne in gravidanza e il vaccino anti epatite B: a 2 mesi somministriamo ben sei vaccini insieme, tre dei quali con quantità abnormi di alluminio. Tossine su tossine in quantità sempre maggiori e non è scientificamente giustificabile in termini di tossicità.
(Dr Thomas)

Consenso informato significa che prima di vaccinare contro il morbillo devi anche dire ai genitori che il bambino dopo quel vaccino, come è documentato, avrà statisticamente e significativamente più probabilità di essere ospedalizzato, più probabilità di avere crisi epilettiche, allergie, di sviluppare cancro e patologie cardiache nella vita proprio perché il vaccino ha impedito che sviluppasse quegli effetti protettivi generati dall’esposizione alla malattia naturale in età infantile
(Neil Miller, giornalista medico, direttore del Thinktwice global vaccine institute)

Cosa studiano i medici, soprattutto pediatri, alla facoltà di medicina? Cosa viene detto loro sui vaccini?
Agli studenti di medicina non viene detto altro che questo: i vaccini sono sicuri, i vaccini hanno salvano vite e questo devi dire ai pazienti.
Ho iniziato a studiare medicina nel 1983, ma solo nel 1998 una madre venne da me e mi disse “Dottore lo sa che c’è il mercurio nei vaccini?” io dissi che non lo sapevo e anziché mettere da parte questa informazione dicendo che è solo una piccola quantità, ho iniziato a studiare anche altre sostanze presenti nei vaccini, scoprendo enormi quantità di materiali che compromettono moltissime strutture e funzioni cellulari.
(Dr Palevsky, medico e conferenziere specializzato in pediatria)

I medici non sanno cosa c’è dentro ai vaccini.
Nelle facoltà di medicina ci viene insegnato solo che i vaccini sono meravigliosi, nessuno dice cosa ci sia dentro i vaccini né i problemi che possono insorgere dopo le vaccinazioni, durante il tirocinio non c’è neppure tempo per andare ad approfondire qualcosa che viene dato per assodato. L’unica cosa che viene data è il calendario vaccinale da seguire. Quando queste stesse cose vengono riportate dai colleghi pediatri capisci che le facoltà di medicina non forniscono queste informazioni
(Dr Suzanne Humphries, medico nefrologo, autrice e conferenziera) .

Quando mi sono laureata nel 1985, allora erano solo tre i vaccini per i bambini: DTP, MPR e polio. Fu nel 1991 che si cominciò ad aumentare in modo esponenziale il numero di vaccinazioni a partire dall’antiepatite B alla nascita, HIB, varicella, prevnar, ora abbiamo 46 dosi di 16 vaccini dati ai bambini prima dei 5 anni. In questi 25 anni non è cambiato nulla: ai medici viene detto ecco il piano vaccinale punto e poi devi confrontarti con l’esitazione dei genitori, “esitazione vaccinale”.
(Dr Tenpenny)

Esitazione vaccinale e paternalismo medico
Forse è cambiato qualcosa nei corsi di laurea in medicina da quando la dottoressa Humphries e la dottoressa Tenpenny si sono laureate? Vediamo quali sono i corsi previsti nella prestigiosa facoltà di Harvard: fra questi solo uno dei tredici corsi del Primo anno intitolato “Immunologia, microbiologia e patologia” tratta l’argomento vaccini. La cosiddetta “esitazione vaccinale”, definita dall’OMS come il rinvio dell’accettazione o del rifiuto alla vaccinazione disponibile, viene stigmatizzata dalla letteratura come una scelta folle: perché mai questi pazzi non dovrebbero volere i vaccini?

Dal 2008 ho cominciato a fare una cosa rara per un pediatra comune, ossia dare ai genitori l’informazione per un vero consenso informato: i pro, i contro, le alternative. Quello che succede quotidianamente invece è che di fronte a un bambino sano il pediatra dice: fai questi vaccini, sono assolutamente sicuri, a proposito se non li fai non sarai più mio paziente. Questo dovrebbe essere illegale, questo è paternalismo che in medicina è eticamente inaccettabile: oggi i medici vengono addestrati a fare “pressioni” a “convincere” i loro pazienti a fare tutti i vaccini.
(Dr Thomas)

Perché mai i pediatri dovrebbero essere addestrati a convincere i loro pazienti a vaccinare? Non dovrebbero presentare loro i fatti, i dati in base ai quali i pazienti possano decidere in modo autonomo? Sapevate che la AAP (American Academy of Pediatrics) ha una pagina web dedicata a insegnare i medici a persuadere i pazienti esitanti sui vaccini? Lo fanno citando uno studio del 2010 che afferma che non ci sono evidenze di effetti neurologici nei 7-10 anni successivi alle vaccinazioni previste nel piano vaccinale. Ma i bambini dello studio sono nati fra il 1993 e il 1997 e se allora un bambino prima dei 18 mesi riceveva 13 dosi, nel 2016 sono diventate 26 eppure la AAP cita le stesse conclusioni basate sulle 13 dosi. Vi chiedo: è possibile che alcuni vaccini non funzionino e che alcuni vaccini causino danni?

Leggi la seconda parte

Fonte: The truth about vaccines

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