SENZA NESSUN VACCINO, IN ITALIA, L’EPATITE B STAVA SCOMPARENDO NEGLI ANNI PRIMA DELLA VACCINAZIONE
L’Epatite B era diminuita del 90% in Italia prima della vaccinazione obbligatoria, introdotta dal 1/1/1992
(Fonte Istituto Superiore di Sanità – SEIEVA)
(De Lorenzo ha reso obbligatorio il vaccino; per questo ha incassato 600 milioni dalla casa farmaceutica che lo produce)
Che cos’è l’Epatite B:
Si tratta di una malattia acuta con infezione sistemica, cioè diffusa, che interessa soprattutto il fegato, determinata da un virus. Vi sono vari tipi di virus in grado di determinare epatite e quello che ci interessa è quello di tipo B.
L’Epatite B ha una incubazione tra i 45 e i 180 giorni e possiamo avere quattro principali forme cliniche:
1) asintomatiche senza disturbi, diagnosticate occasionalmente (65-70%).
2) anitteriche, frequenti nei bambini piccoli, con malessere generale, stanchezza, nausea, vomito, anoressia, ma senza ittero (cute giallastra).
3) itteriche, cioè con ittero e con gli altri sintomi descritti.
4) atipiche (molto rare), caratterizzate da protratto stato di malattia o da decorso fulminante (dallo 0.1 all’1% dei casi).
Indipendentemente dalla gravità della forma, la presenza nel sangue dell’antigene virale persiste in genere per tre mesi; nel caso di persistenza oltre i sei mesi si parla di portatore cronico. Dei portatori cronici, la metà guarisce nell’arco dei successivi sei mesi; mentre l’altra metà resta tale per un periodo di tempo indefinito, anche per tutta la vita e nella stragrande maggioranza dei casi in modo asintomatico.
Tratto da: Decisiva Ricerca su inutilità e pericoli della vaccinazione obbligatoria antiepatite B
Cosa contiene il vaccino:
I preparati vaccinali vengono sintetizzati in laboratorio modificando il virus dell’Epatite B.
Il vaccino antiepatite B a DNA ricombinante è un prodotto della manipolazione genetica del virus dell’Epatite B. Con cellule di lievito nel cui materiale genetico viene inserita una porzione del gene del virus dell’Epatite B; vengono poi trattate con formaldeide; adsorbite su idrossido di alluminio; conservate con un battericida a base di mercurio e acido salicilico (timerosal); addizionate di altre sostanze, come antibiotici, non dichiarate. (fonte: foglietti accompagnatori dei vaccini entiepatite B a DNA ricombinante Engerix B e Recombivax HB).
Tutti a scuola senza vaccinazione:
Il Presidente della Repubblica il 26 gennaio 1999 ha firmato un decreto che regolamenta definitivamente la posizione dei bambini non vaccinati a scuola. il D.P.R. n.355 dice testualmente: “La mancata certificazione (delle vaccinazioni) non comporta il rifiuto di ammissione dell’alunno alla scuola dell’obbligo o agli esami“.
Rischio di ammalarsi di Epatite B:
Il rischio di ammalarsi di Epatite B in Italia, fin dal 1990 (quindi prima della vaccinazione obbligatoria) è assolutamente modesto: 5 casi ogni 100.000 abitanti. L’Epatite B è una malattia che si trasmette solo attraverso il sangue, per cui il rischio per un neonato o un bambino di ammalarsi è assolutamente insignificante. Fonte: Istituto Superiore di Sanità SEIEVA, Sistema Epidemiologico Integrato dell’Epatite Virale Acuta, Rapporto annuale 1991-1992-1993).
Il vaccino antiepatite causa la sclerosi a placche :
Una sentenza del tribunale di Nanterre ha incolpato il vaccino antiepatite B come causa dell’insorgere della sclerosi multipla a placche in due donne. I giudici hanno quindi condannato l’azienda britannica SmithKline Beecham (SKB) che produce il vaccino Engerix B, con cui erano state “immunizzate” le donne, a pagare ad ognuna delle malate un indennizzo variante da 150 a 250 milioni di lire. Secondo i magistrati “un insieme di elementi permette di stabilire con sufficiente certezza che la vaccinazione con l’Engerix B è stato l’elemento scatenante dell’insorgere del male”. (Il Corriere della Sera, 09/06/1998).
Anche gli operatori sanitari non si vaccinano:
Il 19% degli operatori sanitari “categoria a rischio” del Nord Italia non si vaccinano. Al Sud la percentuale sale al 39% (L’Espresso 19/07/2001). Il Ministero della Sanità ha di che preoccuparsi, ma di fronte alle notizie sui danni che questa vaccinazione può procurare sembra che anche i suoi dipendenti preferiscono non rischiare. L’ultima di queste notizie è che in Francia il laboratorio farmaceutico britannico produttore di uno dei vaccini contro l’epatite B è stato ritenuto responsabile dell’insorgere della sclerosi a placche in due donne. L’industria è stata condannata a risarcire le pazienti e la Corte d’Appello di Versailles ha confermato l’esistenza di un legame causa-effetto fra il prodotto imputato e la grave malattia, se pur solo attraverso “presunzioni gravi, precise e concordanti”. (COMILVA)
Tratto da Vaccinazione obbligatoria antiepatite B, Maggio 2001 – Macro Edizioni
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione