Il giudice del lavoro di Verona ha predisposto il versamento di un vitalizio ad una ragazza quindicenne veronese affetta da ritardo psichico e da atassia cerebellare, una malattia neurovegetativa che provoca la progressiva e irrimediabile scoordinazione motoria di braccia e gambe, dopo che è stato provato che la causa scatenante di questa terribile patologia sono stati i vaccini somministrati quando aveva sette mesi.
In particolare, sembra che il diretto e certo responsabile sia l’Engerix B pediatrico (ovvero il vaccino che contrasta l’insorgenza dell’epatite B, obbligatorio dal 1991), somministrato alla bimba in data 24 maggio 2002. I primi sintomi del danno cominciarono subito dopo l’inoculo, con un progressivo e implacabile peggioramento, che portarono ben presto e senza alcun dubbio alla diagnosi di atassia cerebellare. E oggi, che ha quindici anni, la ragazza soffre di ritardi psichici e pesanti difficoltà di movimento.
La causa contro il Ministero della Salute venne intentata nel 2008 e il giudice di Verona, dopo aver fatto riesaminare il caso dal suo consulente, lo ha condannato al versamento di un indennizzo (poco più di mille euro al mese e circa 200mila di arretrati).
Dopo otto anni però la famiglia non ha ancora visto un soldo. Ed è stata proprio questa “dimenticanza” che l’ha spinta a presentare una vertenza al Tar del Veneto, portando alla luce tutta la vicenda (che in caso contrario sarebbe probabilmente rimasta segreta). Speriamo solo che, a distanza di 12 anni dall’evento avverso, i genitori possano ricevere quanto loro previsto dalla sentenza, così da poter garantire le giuste cure (spesso molto costose) a loro figlia.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L’Autore e l’Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall’uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione