Decreto vaccini: ecco le modifiche in vista

Modifiche in vista per il decreto sui vaccini presentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Sono 285 gli emendamenti e 10 gli ordini del giorno presentati in Commissione Sanità in Senato.

Si prevedono in particolare tre modifiche: una riduzione molto significativa della multa per gli inadempienti, la sostanziale eliminazione (a parte casi eccezionali) della sanzione della perdita della patria potestà, e l’introduzione di un meccanismo di verifica periodica per dire quali sono le vaccinazioni da effettuare obbligatoriamente, e quali invece possono essere evitate. All’esame anche la rimodulazione dei tempi necessari per adempiere alla prescrizione.

Sarà cancellata dal decreto la norma che consente ai Tribunali dei minori il ritiro della patria potestà per i genitori che si rifiutino di vaccinare i propri figli. Verrà poi sicuramente ridotta in modo drastico la sanzione per i genitori inadempienti dei minori di 16 anni, attualmente variabile dai 500 ai 7.500 euro. 

La modifica che sembra mettere tutti d’accordo è la cancellazione del rischio di perdita della patria potestà, e anche sull’alleggerimento delle sanzioni pecuniarie vi è una certa convergenza.

Un’altra novità potrebbe riguardare il numero di vaccini obbligatori. L’idea è quella di partire con le attuali 12 vaccinazioni obbligate. Poi, periodicamente, ogni due o tre anni, sulla base delle risultanze e dei dati epidemiologici, il ministero potrà stabilire se per una o più patologie si sia raggiunta la copertura vaccinale desiderata, e che pertanto si possa definire quella vaccinazione non più obbligatoria.

Il ministro Lorenzin si è detto fortemente contrario a una variazione del numero di vaccinazioni obbligatorie, richiesta da alcuni emendamenti.

Vi è poi una proposta di modifica finalizzata ad escludere l’obbligo di vaccinazione per una particolare categoria di soggetti: i familiari di persone già danneggiate da effetti avversi derivanti dai vaccini. Infine, altre proposte di modifica sono intese a stabilire specifici obblighi di formazione degli operatori sanitari, in materia di prevenzione vaccinale, nell’ambito dell’educazione continua in medicina.

La commissione Bilancio dovrà ora esprimere le sue valutazioni e successivamente si passerà alle votazioni. La conclusione dell’esame è prevista per la fine della prossima settimana in modo da poter far approdare il testo in Aula nella prima settimana di luglio.

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