Ha chiesto all’Asl di Teramo un risarcimento danni di 4 milioni di euro la famiglia di un bambino divenuto autistico dopo l’esavalente e morto a 11 anni per una crisi respiratoria. Il bambino aveva soltanto sei mesi quando, come sostengono i familiari, dopo il secondo richiamo del vaccino esavalente “Infanrix Hexa” e quello anti morbillo, rosolia e meningite, gli venne diagnosticata un’encefalite post vaccinale caratterizzata dalla sindrome autistica.
“Quando il bambino ha iniziato a mostrare i primi sintomi è stato sottoposto ad innumerevoli esami e ricoveri ospedalieri che però non sono riusciti a trovare la causa della patologia da cui era affetto», racconta l’avvocato Dario Di Pietropaolo, legale della famiglia teramana, “è stato possibile giungere alla diagnosi solo dopo oltre quattro anni di pellegrinaggi tra diversi ospedali e dopo alcuni esami clinici molto specifici. Il nesso causale tra la patologia e i vaccini è stato poi confermato dalla commissione medica ospedaliera a cui i familiari si erano rivolti per chiedere l’indennizzo riconosciuto dalla legge 210 del 1992”.
“L’effetto sul piccolo e sulla famiglia è stato devastante – continua l’avvocato – so che la somma richiesta può sembrare ad alcuni molto alta, ma nessuna somma potrebbe mai risarcire i danni subiti. Il risarcimento è stato calcolato sulla base delle tabelle di risarcimento usate dai tribunali e nel calcolo venivano previsti anche i danni futuri del minore che non avrebbe mai potuto lavorare e che avrebbe avuto necessità di cure costanti e continue 24 ore al giorno, anche per via delle gravi crisi respiratorie di cui era affetto. So che in alcune regioni è stata fortemente ripensata la politica vaccinale in età pediatrica e forse sarebbe il caso di ripensarla anche in Abruzzo. Io non sono un medico, ma voglio dire una cosa: sul foglietto che accompagna il vaccino viene sconsigliata la somministrazione se un bambino è allergico ad alcune di queste sostanze, ma non si possono conoscere le allergie di un bambino di appena tre mesi”.
Soltanto qualche giorno fa lo stesso indennizzo è stato riconosciuto dal Tribunale di Milano ad un bimbo affetto da autismo al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline.
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