Non sottopongono la figlia piccola alla vaccinazione obbligatoria antitetanica, finiscono a processo perché secondo la procura di Vicenza non avevano osservato l’ordine del tribunale dei minori, ma sono assolti con formula piena perché il fatto, decreta il giudice Cristina Bertotti, “non sussiste”. Il reato contestato agli imputati, quello cioè di inosservanza di un provvedimento dell’autorità, non è per nulla fondato, come del resto sosteneva l’avv. Laura Migliorini di Venezia che assiste la coppia.
Il caso dei coniugi Gnata-Dall’Igna, avvenuto prima dell’entrata in vigore della nuova legge che non obbliga più i genitori a far vaccinare i figli nati dopo il gennaio 2008, è paradigmatico. Essi non avevano voluto portare la la figlioletta in ambulatorio, come ha testimoniato il dott. Ciccarese, e l’Ulss aveva segnalato il fatto al tribunale.
Il giudice minorile il 26 febbraio 2007 aveva affievolito la “potesta genitoriale”, come si chiama adesso quella che un tempo era la “patria potestà”, inviando al sindaco la nota affinché informasse la famiglia che doveva far sottoporre la piccola alla vaccinazione contro il tetano prevista per legge nella struttura sanitaria pubblica prevista. Invece, i coniugi, anche se la nuova legge che li dispensava dall’obbligo non era entrata in vigore, avevano deciso di andare avanti per la loro strada. Di conseguenza era partita la segnalazione alla procura e la coppia quarantenne si è ritrovata a processo dopo essersi opposta al decreto penale di condanna.
Il giudice Bertotti, bisognerà leggere i motivi, se da un lato ha considerato che il fatto della mancata presentazione alla vaccinazione era pacifico, dall’altro ha analizzato che il reato di “inosservanza di un provvedimento dell’autorità” non poteva essere preso in considerazione per i coniugi avendo un ambito amministrativo e non comprende i provvedimenti del giudice minorile.
Insomma, un’assoluzione sul piano del diritto come sollecitato dall’avv. Migliorini, tanto più che successivamente è entrata in vigore la norma che non obbliga più i genitori a sottoporre alle vaccinazioni obbligatorie i figli.
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